Holliger, Heinz
Heinz Holliger nacque il 21 maggio 1939 a Langenthal, nel distretto di Oberaagau del cantone di Berna. All’età di undici anni intraprese lo studio dell’oboe parallelamente alle scuole regolari. Successivamente, dal 1950 al 1958 frequentò il Conservatorio di Berna nella classe di oboe di Émile Cassagnaud e in quella di composizione di Sándor Veress (1907-1992). Dal 1958 al 1959 proseguì gli studi presso il Conservatorio superiore di Parigi, dove seguì il corso di oboe di Pierre Pierlot e quello di pianoforte di Yvonne Lefébure (1898-1986). Nel 1959 conseguì il primo premio al Concorso Internazionale di Ginevra, nel 1961 al Concorso Internazionale dell’ARD di Monaco; in seguito a quelle vittorie, intraprese una brillante carriera solistica internazionale. Nel frattempo, tra il 1961 e il 1963, perfezionò lo studio della composizione con Pierre Boulez presso l’Accademia Musicale di Basilea.
Negli anni che seguirono, Holliger portò avanti un’intensa attività nella doppia veste di compositore ed esecutore, distinguendosi in ambedue gli ambiti tra le figure più signigficative e influenti dell’epoca moderna. Tra la sua vasta produzione, spiccano i cicli liederistici su testi di Georg Trakl (1887-1914) dei tre Liebeslieder (1960) e dei cinque Lieder (1992-2006) per contralto e orchestra; l’ampio Scardanelli Cycle (1975-1985) per vari complessi strumentali; il Gesänge der Frühe per coro, orchestra e nastro magnetico (1988); l’opera Schneewittchen (1998) su libretto proprio elaborato a partire dall’omonimo dramma di Robert Walser (1878-1956); il Concerto «Hommage à Louis Soutter» per violino e orchestra (1992-1995; revisione del 2002).
Come strumentista, Holliger fu dedicatario di numerose composizioni da parte degli altri autori di spicco del tempo: segnatamente, Elliott Carter (1908-2012; Quartetto per oboe e archi, 2001), Witold Lutosławski (1913-1994; Concerto per oboe, arpa e orchestra da camera, 1980), Isang Yun (1917-1995; Quartetto per oboe e archi, 1994), György Ligeti (1923-2006; Concerto per flauto, oboe e orchestra, 1972), Luciano Berio (Sequenza VII per oboe, 1969), Hans Werner Henze (1926-2012; Doppelkonzert per oboe, arpa e archi, 1966), Karlheinz Stockhausen (1928-2007; Spiral, 1968), Krzysztof Penderecki (1933; Capriccio per oboe e archi, 1965), Brian Ferneyhough (1943; Coloratura per oboe e pianoforte, 1966). Fu legato da una profonda amicizia al flautista Aurèle Nicolet, con cui collaborò regolarmente negli ambiti musicali più vari. Tra gli altri suoi più assidui collaboratori, si segnalano in particolare l’oboista Maurice Bourgue (1939), i fagottisti Klaus Thunemann, Manfred Sax, la clavicembalista Christiane Jaccottet (1937-1999). Apprezzato didatta, dal 1966 Holliger insegnò presso la Musikhochschule di Friburgo in Birsgovia.
L’approccio di Holliger, come compositore e interprete, muove dalla volontà di ampliare le potenzialità del linguaggio musicale attraverso un progressivo superamento dei limiti tecnici. In qualità di oboista, Holliger – che padroneggia un repertorio di grande ampiezza, dal barocco all’età contemporanea – presenta uno stile caratterizzato da un lato dall’adozione di un’emissione e una concezione del suono improntate sulla tecnica vocale; dall’altro dalla ricerca linguistica condotta in profondità sul testo musicale, reso in un eloquio teso a restituire il discorso musicale nelle sue minime sfumature.
Pagina di Heinz Holliger presso l’agenzia Colbert Artists Management
https://colbertartists.com
Pagina di Heinz Holliger sul sito della casa editrice Schott
https://en.schott-music.com
Pagina di Heinz Holliger sul sito della casa discografica ECM
https://www.ecmrecords.com
Pagina dedicata a Heinz Holliger sul sito dell'Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique di Parigi
IRCAM
Pagina dedicata a Heinz Holliger sul sito del Centre de documentation de la musique contemporaine di Parigi
http://www.cdmc.asso.fr
Peter Gülke, Die Sprache der Musik: Essays zur Musik von Bach bis Holliger, Stuttgart, Metzler, 2001
Matthew Allen Ward, An Annotated Bibliography of Music Composed by Heinz Holliger for the Oboe, Oboe d’Amore, or English Horn, Ann Arbor, ProQuest, 2011
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