Galileo, studi per l’inferno
Immagini della performance. Fonte: studioazzurro.com
Galileo, studi per l’inferno è una performance di danza interattiva nata dalla collaborazione tra il Balletto di Norimberga e il gruppo di produzione e ricerca artistica Studio Azzurro. Presentata all’Open Haus di Norimberga nel 2006, non rappresenta un ritratto biografico dello scienziato italiano, ma s’ispira a Due lezioni all'Accademia fiorentina circa la figura, sito e grandezza dell’"Inferno" di Dante (1588) in cui Galilei ripercorre il viaggio dantesco offrendo una descrizione matematica e geometrica dei gironi infernali. La scena, composta da tre installazioni delle quali due collocate all’interno del palcoscenico ed una su una parete inclinata, è concepita come un organismo metamorfico, dove i corpi dei danzatori sono emanazioni del pensiero di Galileo. I loro movimenti, coreografati da Daniela Kurz, azionano dei dispositivi interattivi che proiettano delle immagini trasformando la scena in tempo reale. Nel 2008 lo spettacolo è stato prodotto in una nuova versione per il Teatro degli Arcimboldi con le coreografie di Roberto Castello.
Galileo, studi per l’inferno
Produzione: Open Haus, Norimberga
Ideazione: Daniela Kurz, Paolo Rosa
Drammaturgia: Andrea Balzola
Regia: Paolo Rosa
Fotografia: Fabio Cirifino
Progetto luci: Olaf Lundt
Riprese video: Rocco Cirifino
Montaggio video: Antonio Augugliaro
Elaborazioni grafiche: Daniele de Palma
Suoni e musiche: Tommaso Leddi
Sistemi interattivi e tecnologici: Marco Barsottini, Lorenzo Sarti
Sviluppo software: Alessandro Valli
Progetto scenografico: Frank Albert
Collaborazione alla scenografia: Susanne Hofmann
Coreografia: Daniela Kurz
Assistenti alla coreografia: Robert Con, Jean-Marc Colet a.g.
Produzione esecutiva: Paola Tognazzi
Licenza
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