Moran dell'Inghilterra
Margherita Ravello
La ballata nota in Italia come Moran dell’Inghilterra è ampiamente diffusa in numerose parti d’Europa. Secondo il diplomatico italiano Costantino Nigra, questa ballata possiede delle connessioni con il canto castigliano El sol del conte, con il canto asturiano Gerineldo, con quello catalano La boda interrompida e con quello anglo-scozzese Susan Pye o Lord Beicham o ancora Young Beicham. Il canto narra la storia della bella ragazza (“gran béla fìa”) Sian che viene abbandonata per sette anni dal marito, Moran d’Inghilterra, dopo essere stata da lui prima baciata e poi bastonata. Sian compra quindi un cavallo e parte alla ricerca di Moran. La prima persona che incontra sul suo cammino è un guardiano di vacche; “’d chi sunne ste béle vache”, chiede la bella Sian, “sun ad Muran, Muran dell’Inghilterra”, risponde il guardiano. La bella Sian ritrova quindi il marito, ma apprende tuttavia dal guardiano di vacche che quest’ultimo è in procinto di sposarsi con un’altra donna. La versione riportata nel presente video è intonata da Margherita Ravello ed è stata registrata in Piemonte da Bruno Pianta e Giuseppe Sassoon. La registrazione è contenuta nell’antologia curata da Roberto Leydi Italia vol. 2 La canzone narrativa, lo spettacolo popolare.
Ma l’è la bella di Si-an/ ma l’è la bella di Si-an/ chila l’è ‘na tant béla fìa/ ma l’è la bella di Si-an/ chila l’è ‘na tant béla fìa
- voce sola femminile
Bibliografia
Bronzini, Giovanni Battista. «Cultura e società nei canti narrativi italiani». Lares 48, n. 1 (marzo), 1982: 18.
Leydi, Roberto. I canti popolari italiani. Mondadori, Verona, 1973: 243-245.
Sitografia
Nigra, Costantino. «Moran d’Inghilterra» Canti popolari del Piemonte.
Risorse web
Salto, Cattia. «Moran d’Inghilterra». Terre celtiche, blog, 2015.
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