Mamma mia dammi cento lire
Quartetto Cetra
Questo canto risale alla seconda metà dell’Ottocento ed è ampiamente diffuso in tutta l’Italia settentrionale. Esso costituisce l’adattamento della ballata piemontese La maledizione della madre al tema dell’emigrazione contadina verso il sud America. La ballata piemontese racconta la storia di una ragazza che decide di sposarsi senza aver ottenuto il consenso della madre ma, a causa di ciò, morirà attraversando a cavallo un corso d’acqua. Il canto Mamma mia dami cento lire riprende dalla ballata sia il contrasto tra madre e figlia che la morte della ragazza, adattandolo però al fenomeno dell’emigrazione: nonostante il parere contrario della madre, una ragazza decide di intraprendere il suo viaggio verso l’America durante il quale morirà annegata. Nel video è possibile ascoltare una versione di questo canto interpretata dal Quartetto Cetra nel 1969, probabilmente in occasione del programma televisivo “É domenica, ma senza impegno” trasmesso in quell’anno dal Teatro della Fiera di Milano.
- quartetto di voci
- orchestra
Bibliografia
Bermani, Cesare. «I canti sociali italiani». Guida alla musica popolare in Italia. 2: I repertori, a c. di Roberto Leydi. Libreria Musicale Italiana, Lucca, 2001: 149-172.
Fanelli, Antonio. Contro canto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap. Donzelli, Roma, 2017.
———. «Il canto sociale come ‘folklore contemporaneo’ tra demologia, operaismo e storia orale». Lares, vol. 81, n. 2/3, (Maggio-Dicembre) 2015: 291-316.
Leydi, Roberto. I canti popolari italiani. Mondadori, Verona, 1973: 353-355.
Magrini, Tullia. «Italy. II) Traditional music». New grove dictionary of music and musicians, a c. di Stanley Sadie e Tyrrel John, vol. XII. Mcmillan, London, 2001: 664-680.
Teglia, Elisa. «La chanson politique en Italie entre la fin du xixe et le début du xxe siècle». La chanson politique en Europe, Presses Universitaires de Bordeaux, Pessac, 2008: 165-176.
Risorse web
Salto, Cattia. «La maledizione della madre. Ballata piemontese». Terre celtiche, blog, 2020.
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