Ghislanzoni, Antonio
- C. Zipoli, ritratto di Antonio Ghislanzoni, olio su tela, Lecco, Musei civici, 1840-1860
- Antonio Ghislanzoni, incisione, ante 1893
- Ezio Moioli, ritratto di Antonio Ghislanzoni, olio su cartone, Lecco, Musei civici, post 1963
Antonio Ghislanzoni nacque a Lecco il 25 novembre 1824 da Teresa Cremona e Giovanni Battista, medico e direttore dell’ospedale della città, precedentemente a servizio nell’esercito napoleonico, terzogenito dei sei figli della coppia. Al termine delle scuole elementari, nel 1834 iniziò a frequentare il seminario di Castello per volontà del padre. Espulsone nel 1841 a seguito degli atteggiamenti insofferenti manifestati, nel mese di novembre si trasferì a Pavia, dove completò gli studi liceali e nel 1843 si iscrisse alla facoltà di medicina. Nel 1844 intraprese la prima collaborazione giornalistica, con la «Gazzetta provinciale di Pavia». Strinse inoltre amicizia con Benedetto Cairoli, sotto l’influenza della cui famiglia si avvicinò agli ideali mazziniani e lasciò l’università per dedicarsi allo studio del canto presso l’istituto «Tadini» di Lovere, esordendo come baritono nel 1846, a Lodi, con buon successo. Dall’inizio del 1848 fu curatore del «Corriere delle mode», supplemento del «Corriere delle dame» di Piacenza; in seguito all’insurrezione delle Cinque Giornate (18-22 marzo) si spostò a Milano, dove fondò in successione il giornale mazziniano «Il Repubblicano» e il quotidiano «Dialogo del popolo», entrambi pubblicati per pochi numeri. Al ritorno degli Austriaci a Milano si rifugiò in Svizzera. Nel 1849, durante il tentativo di raggiungere la repubblica romana, fu arrestato dai Francesi e condotto a Bastia. Rimesso in libertà, dal 1851 tornò a dedicarsi all’attività di cantante; vi pose fine definitivamente nel 1855 in seguitò all’insuccesso della sua ultima esibizione milanese.
Negli anni che seguirono l’intensa attività letteraria condotta attraverso una gran quantità di collaborazioni con i periodici locali fece di Ghislanzoni uno dei protagonisti della vita culturale di Milano. Collaborò a vario titolo con «Cosmorama pittorico» – dove nel 1857 pubblicò a puntate il romanzo Gli artisti da teatro –, «La Lombardia», «L’uomo di pietra», la «Gazzetta del popolo», «Lo spirito folletto», «Il pungolo», «Il Figaro», «La cronaca». Nel 1865 fondò la «Rivista minima» che, dopo una lunga interruzione fra il 1866 e il 1871, diresse fino al 1875. Si occupò di argomenti musicali, in particolare sulla «Gazzetta musicale», e fu autore di numerosi libretti d’opera. Nel 1877 pubblicò inoltre l’Album di romanze per musica e Mie idee sul libretto per musica. Sposatosi nel 1859 con Maria Bosisio, rimase vedovo nel 1892. Morì a Caprino Bergamasco il 16 luglio 1893.
All’interno della vasta produzione librettistica di Ghislanzoni si segnalano i testi destinati a Amilcare Ponchielli (Il parlatore eterno, 1873; I Lituani, 1874; I mori di Valenza, 1914, completata da Arturo Cadore), Alfredo Catalani (Edmea, 1886), Errico Petrella (Giovanna di Napoli, 1869; I promessi sposi, 1869); e per Giovanni Bottesini (Marion Delorme, 1862), Antônio Carlos Gomes (Fosca, 1863; Salvator Rosa, 1874), Antonio Cagnoni (Un capriccio di donna, 1871; Papà Martin, 1871; Il duca di Tapigliano, 1874; Francesca da Rimini, 1878; Re Lear, 2009), Gaetano Braga (Gli avventurieri, 1867; Reginella, 1871; Caligola, 1873), Carlo Enrico Pasta (Atahualpa, 1875). Soprattutto, particolare importanza riveste la collaborazione con Giuseppe Verdi, per cui Ghislanzoni approntò la revisione di La forza del destino di Francesco Maria Piave (seconda versione, Milano, 1872) e il libretto di Aida (Il Cairo, 1871).
Quello di Ghislanzoni è uno stile di raffinata eleganza, che coniuga scorrevolezza d’eloquio a un gusto per il preziosismo letterario non privo di sapidi accenti umoristici.
Raccolta di scritti di Antonio Ghislanzoni su LiberLiber
https://www.liberliber.it/online/autori/autori-g/antonio-ghislanzoni
Giuseppe Zaccaria, voce Ghislanzoni, Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, versione digitale
http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-ghislanzoni_%28Dizionario-Biografico%29/
L'operosa dimensione scapigliata di Antonio Ghislanzoni, Atti del convegno, Lecco, Stefanoni, 1994
In chiave di baritono, Milano, Brigola, 1892
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