Kirkpatrick, Ralph
Ralph Leonard Kirkpatrick nacque il 10 giugno 1911 a Leominster, Massachusetts. Svolse le prime esperienze musicali sotto la guida della madre, con la quale all’età di sei anni iniziò lo studio del pianoforte. Compì la propria formazione accademica presso l’Università di Harvard, dove nel 1929 intraprese lo studio del clavicembalo sullo strumento acquistato in quell’anno dall’istituto. Conseguì il conseguimento del titolo accademico, nel 1931, ottenne una borsa di studio che gli permise di svolgere un periodo di perfezionamento in Europa. Tra quello stesso anno e quello successivo a Parigi approfondì la conoscenza della letteratura clavicembalistica e studiò con Wanda Landowska e, per quanto riguarda la teoria musicale, Nadia Boulanger; nell’estate del 1932 fu allievo di Arnold Dolmetsch a Haslemere, nel sud dell’Inghilterra, e nel 1933 di Heinz Tiessen a Berlino and Günther Ramin a Lipsia. In seguito al suo debutto europeo, avvenuto nel gennaio dello stesso 1933 a Berlino, svolse un’intensa attività concertistica e tra il 1933 e il 1934 fu titolare dei corsi di clavicembalo del Mozarteum di Salisburgo. Nel 1937 intraprese lo studio sistematico, condotto con criteri filologici, della produzione di Domenico Scarlatti, culminato nel 1953 con la pubblicazione dell’ampia monografia Domenico Scarlatti, del catalogo delle composizioni del maestro napoletano e dell’edizione critica di sessanta delle sue Sonate.
Nel 1938 Kirkpatrick istituì un Festival di musica barocca presso Williamsburg, in Virginia, destinato a divenire un punto di riferimento per lo studio e l’esecuzione del repertorio antico negli Stati Uniti. Nel 1940 assunse la cattedra di clavicembalo presso l’Università di Yale, dove insegnò fino al termine della sua carriera di didatta, conclusasi nel 1976. Nel 1956 fu assoldato dalla Deutsche Grammophon per realizzare l’incisione integrale della produzione clavicembalistica di Johann Sebastian Bach. Affetto da oftalmite cronica, nel 1976 divenne completamente cieco. Proseguì tuttavia, pur riducendola in parte, la propria intensa attività concertistica e discografica nel corso della quale si distinte tra i pionieri della riscoperta del repertorio francese e inglese del diciassettesimo e diciottesimo secolo, come pure dell’impiego di strumenti quali clavicordo, virginale, pianoforti storici. Manifestò inoltre attenzione e sensibilità verso la produzione contemporanea per clavicembalo, di cui fu un esecutore assiduo; fu dedicatario di lavori composti espressamente per lui, tra cui spicca il Doppio concerto per clavicembalo, pianoforte e due orchestre da camera di Elliott Carter (1961). Morì a Guilford, in Connecticut, il 13 aprile 1984.
Tra le pubblicazioni di Kirkpatrick si segnalano Interpreting Bach’s Well-tempered Clavier. A Performer’s Discourse of Method (1984) e On Playing the Clavichord (1981). Il suo approccio esecutivo appare contraddistinto dal carattere di metodica oggettività che regola l’esposizione del discorso musicale, costruito nel susseguirsi regolare, consequenziale degli episodi e delle frasi che lo formano, e dalla cura tesa a evitare ogni arbitrarietà interpretativa.
Bibliografia e discografia critiche a cura di Meredith Kirkpatrick, figlia dell’artista
Boston University Libraries
Larry Palmer, Harpsichord in America. A Twentieth-Century Revival, Bloomington - Indianapolis, Indiana University Press, 1989
Domenico Scarlatti, Princeton, Princeton University Press, 19832
Interpreting Bach’s Well-tempered Clavier. A Performer’s Discourse of Method, Yale, Yale University Press, 1984
On Playing the Clavichord, in «Early Music», vol. 9, n. 3, 1 luglio 1981, pp. 293–306
Ralph Kirkpatrick. Letters of the American Harpsichordist and Scholar, a cura di Meredith Kirkpatrick, Rochester, University of Rochester Press, 2014
Reflections of an American Harpsichordist. Unpublished Memoirs, Essays, and Lectures of Ralph Kirkpatrick, a cura di Meredith Kirkpatrick, Rochester, University of Rochester Press, 2017
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