Ross, Scott

Scott Stonebraker Ross nacque a Pittburgh, in Pennsylvania (USA) il 1° marzo 1951 da James, giornalista presso un periodico locale, e Sarah Madeline Howe, pubblicitaria, secondogenito dopo James junior. La sua giovinezza fu segnata da difficili condizioni di salute e famigliari: soffrì di una grave forma di scoliosi, a causa della quale rischiò la paralisi e che lo costrinse a ricorrere all’uso di un busto per molti anni, e nel 1956 rimase orfano di padre. Nello stesso periodo iniziò a manifestare un acceso interesse per la musica, e l’anno successivo iniziò gli studi di pianoforte presso il Conservatorio di Pittsburgh, sotto la guida di Russell Wichmann. Nel 1964, con la madre e il fratello si trasferì in Francia. La famiglia si stabilì inizialmente a Parigi per spostarsi poi a Nizza in seguito all’ammissione di Scott presso il Conservatorio di quella città. Qui intraprese lo studio dell’organo e del clavicembalo, rispettivamente con René Saorgin e Huguette Grémy-Chauliac. Si diplomò nel 1968, conseguendo il Premier Prix. Tra il 1969 e il 1971 si perfezionò al Conservatorio superiore di Parigi: studiò clavicembalo con Robert Veyron-Lacroix, basso continuo con Laurence Boulay, prese occasionalmente lezioni di organo da Michel Chapuis e si accostò alla tecnica costruttiva del clavicembalo presso il restauratore Hubert Bédard. Nello stesso periodo fu colpito da un nuovo grave lutto: il suicidio della madre, avvenuto nel 1970, che lo scosse profondamente. Nel 1971 ottenne il primo premio al Concorso di Bruges e intraprese il biennio superiore al Conservatorio reale di Anversa nella classe di Kenneth Gibert, diplomandosi nel 1972.
Intraprese un’intensa attività concertistica, cui affiancò fin da subito una densa presenza in sala d’incisione, e didattica. Trasferitosi in Québec, presso la capitale, dal 1973 insegnò presso la Scuola di musica dell’Università Laval. Nel 1983, ottenuto un congedo a tempo indeterminato, tornò nuovamente a stabilirsi in Francia, dove visse ad Assas (presso Montpellier) e a Parigi. Riprese l’incarico per un solo trimestre nel 1985, per lasciarlo definitivamente l’anno successivo. Nel corso della sua carriera svolse regolarmente numerose masterclass, tra cui si segnalano quelle presso Assas (tra il 1974 e il 1980), Semur-en-Auxois, in Borgogna (1980), Roma (1989).
Nel 1984, in seguito al manifestarsi dei primi sintomi dell’AIDS, Ross reagì intensificando febbrilmente la propria attività. In particolare, tra il giugno 1984 e il settembre 1985 realizzò la prima incisione integrale delle Sonate di Domenico Scarlatti nell’esecuzione di un unico interprete. Negli anni che seguirono le sue condizioni di salute si aggravarono progressivamente. Morì il 13 giugno 1989 nella sua casa di Assas.
Nel corso della sua carriera, Scott Ross si dedicò a un vasto repertorio, continuamente esteso per mezzo di un approccio sistematico alla letteratura clavicembalistica – e in minor misura organistica – e ai suoi autori. Affrontò l’intera produzione di Scarlatti, Rameau, d’Anglebert, e gran parte di quelle di Couperin, Bach, Haendel, Frescobaldi, Soler. Le sue interpretazioni appaiono caratterizzate dalla lucida resa delle forme, delle strutture, della logica discorsiva della composizione in una visione musicale unitaria, di organica coerenza.