Colasanti, Silvia
Certamente una figura tra le più affermate del panorama compositivo contemporaneo, Silvia Colasanti nacque a Roma nel 1975.
Il suo avvicinamento alla musica avvenne in tenera età: dapprima, a soli sei anni, con lo studio del pianoforte, ed in seguito con la carriera compositiva. La formazione accademica di Silvia Colasanti si svolse tra Roma e Siena: studiò composizione al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma con Luciano Pelosi e Gian Paolo Chiti; si perfezionò in seguito all’Accademia Chigiana di Siena e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Fabio Vacchi, Wolfgang Rihm, Pascal Dusapin e Azio Corghi, ricevendo nel 2006 la prestigiosa borsa di studio assegnata dal Presidente della Repubblica al migliore studente diplomato in composizione dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Seguirono numerosi altri riconoscimenti: European Composer Award (2013, Berlino); nomina di Ufficiale della Repubblica da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (2017); Franco Buitoni Award (2021).
Gli interessi compositivi di Silvia Colasanti spaziano dal repertorio sinfonico a quello cameristico, con una particolare attenzione al mondo vocale. Tra i lavori più conosciuti è certamente da nominare la Trilogia sul Mito, alla quale fanno capo Minotauro (su testo di Réné De Ceccatty e Giorgio Ferrara, tratto dall’omonimo racconto di Dürrenmatt, nel quale alla tradizionale visione della belva malvagia è sostituita quella di un essere abbandonato e tradito, non crudele ma circondato da uomini capaci soltanto di infliggergli dolore), Proserpine (opera tratta da un dramma di Mary Shelley) e Arianna, Fedra, Didone (monodrammi per voce recitante, coro femminile e orchestra su testi ripresi dalle Heroides di Ovidio); l’interesse nei confronti della mitologia è testimoniato anche da altri esempi, tra i quali ricordare il melologo Orfeo. Flebile queritur lyra interpretato da Maddalena Crippa e le musiche di scena per la Medea di Euripide rappresentata al Teatro greco di Siracusa con regia di Federico Tiezzi.
In ambito sinfonico, tra i titoli più noti vi è Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa (2017) per soli, coro e orchestra, scritto per il Festival dei Due Mondi al fine di commemorare le vittime del disastroso terremoto del centro Italia avvenuto nel 2016; nel 2018, per l’etichetta Dynamics, è stata pubblicata una incisione della composizione.
La collaborazione di Silvia Colasanti con istituzioni storiche – tra tutte basti ricordare l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Biennale di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Musicale Chigiana, la Festspiele Europäische Wochen di Passau – ha reso possibile una diffusione capillare della sua produzione rendendola, certamente, la compositrice contemporanea più nota sulla scena internazionale.
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