Porter, Cole
Cole Porter nacque a Peru, una città dell'Indiana (USA) il 9 giugno 1891, da Kate Cole - figlia di uno dei maggiori imprenditori dell'Indiana, J.O. Cole, istruita e formata a livello musicale e coreutico - e Sam Porter - un tranquillo farmacista. Cole Porter venne iniziato allo studio del violino e del pianoforte fin dall'età di sei anni, ma ben presto decise di dedicarsi esclusivamente a quest'ultimo, considerando il suono del violino "troppo aspro".
La carriera del giovane Porter venne sicuramente agevolata, quanto meno nei primi anni, dall'influenza esercitata dal nonno J.O. Cole sulla cittadina di Peru, grazie al quale la madre, Kate, riuscì a finanziare orchestre studentesche in cambio di garanzie per assoli affidati al figlio Cole nonché ad influenzare le recensioni dei media o la fatturazione di alcuni concerti. Fu sempre la potente famiglia a sovvenzionare le prime pubblicazioni delle opere di Porter, che iniziò a comporre sin dall'età di dieci anni. Fra i primi brani dell'infanzia ricordiamo The Young Ones Leaning to Sing e The Cuckoo Tells the Mother Where the Bird Is.
Nel 1905 Cole Porter si iscrisse alla Worcester Academy dove incontrò il Dr. Abercrombie dal quale fu profondamente influenzato in materia di musicalità, correlazione tra parole e metro e tra parole e musica.
Probabilmente le maggiori influenze per portare avanti la sua carriera musicale sono state le produzioni degli anni del college scritte per la confraternita Delta Kappa Epsilon, la Yale Dramatic Association nonché le esibizioni da solista nello Yale Glee Club.
Il nonno del giovane Porter, J.O. Cole, disapprovava fortemente gli uomini che intraprendevano una carriera nelle arti, così convinse il nipote ad intraprendere gli studi in giurisprudenza. Cole iniziò effettivamente a frequentare il corso di studi in giurisprudenza di Harvard, ma la sua attrazione principale è sempre stata per la musica. Così due anni dopo cambiò facoltà (si iscrisse al corso di studi artistico della stessa Harvard) per poi abbandonare definitivamente la vita universitaria per trasferirsi allo Yale club di New York e iniziare la sua seria carriera musicale.
Il primo spettacolo realizzato per Broadway nel 1916 fu See America First, un totale flop. Fortemente deluso, nel 1917 partì alla volta di Parigi, dove ebbe modo di farsi spazio nell'alta società francese. Durante una festa conobbe Linda Thomas, con la quale instaurò una profonda amicizia che li portò al matrimonio d'interesse celebrato il 19 dicembre 1919, nonostante l'ostentata omosessualità di Porter.
Nella stessa città ebbe modo di frequentare i corsi di Vincent d'Indy, compositore noto soprattutto per la sua influente attività didattica.
Altrettanto decisivo fu, nella vita parigina di Porter, l'incontro con l'impresario Roy Goetz, il quale era alla ricerca di qualcuno adatto a musicare il musical Paris, capace di comporre in perfetto stile europeo, ma riportando all'interno dello stesso delle influenze del jazz americano degli anni '20. Paris andò in scena per la prima volta al al Nixon's Apollo Theatre di Atlantic City il 6 febbraio 1928 e fu il primo grande successo di Cole Porter. Ricordiamo due famosi brani all'interno dello spettacolo come Let's Do It, Let's Fall in Love e Let's Misbehave; quest'ultimo, nonostante fosse stato eliminata dalla produzione dopo poche repliche, ottenne un grande successo commerciale.
Dopo il successo di alcune canzoni, come Don't Fence Me In, Cole firmò alcune importanti collaborazioni con l'industria cinematografica. Il primo film con una canzone di Cole Porter fu The Battle of Paris del 1929.
Il 29 novembre 1932 andò in scena all'Ethel Barrymore Theatre di Broadway il musical Gay Divorce, dal quale è tratto uno dei più celebri brani di Porter, Night and Day, realizzato con la collaborazione del librettista Dwight Taylor, che vantava all'interno del cast originale nomi quale Fred Astaire e Claire Luce. Nel 1934 venne trasposto in versione cinematografia con il titolo The Gay Divorcee (in Italia distribuito con il titolo Cerco il mio amore).
Cole Porter lavorò spesso anche a Londra per il più celebre impresario dell'epoca, Charles B. Cochran. Tra i lavori londinesi, quello di maggior successo, considerato da Porter stesso come la sua migliore opera, fu Nymph Errant, su libretto di Romney Brent, che andò in scena il 6 ottobre del 1933 al teatro Adelphi.
Nel 1934 debuttò a Broadway il musical Anything Goes, dal quale divennero famosissime la canzone omonima e il brano I Get a Kick Out of You.
Nel 1937 Porter fu vittima di un brutto incidente a cavallo che portò alla fatturazione di entrambe le gambe, causando oltre che il disagio fisico, un importante scompenso psicologico per un uomo dal forte ego costretto per mesi al ricovero ospedaliero. Porter dovette subire numerosi interventi chirurgici, più di trenta; ciò nonostante non smise di produrre musica. Scrisse brani come Gentlemen Don't Like Love, From Now On e Get Out Of Town.
Successivamente, si dedicò ad una produzione importante, quella che sarebbe stata ricordata come il suo grande capolavoro, Kiss me Kate, ispirato e tratto dal classico shakespeariano La Bisbetica Domata. Inizialmente scettico alla stesura di questo lavoro, dovette ricredersi dall'incredibile successo ottenuto, grazie al quale venne realizzata successivamente anche una produzione cinematografica. Il musical debuttò al Broadway Theatre il 30 dicembre del 1948, con libretto di Samuel e Bella Spewack, la regia di John C. Wilson e le coreografie di Hanya Holm, e fu il primo spettacolo a vincere il Tony Award come miglior musical nel 1949.
Nel 1954 fu la volta del musical Can Can, dal quale è tratto il celebre brano I Love Paris.
Dopo la morte della moglie, nello stesso anno, e dopo la necessità di amputare la gamba destra nel 1958, causa problematiche insorte dopo tutti gli interventi chirurgici, la produttività creativa di Cole, il suo potere sociale e la sua felicità crollarono. Si ritirò così a vita privata e morì il 15 ottobre 1964 a causa di una insufficienza renale all'età di 73 anni.
Charles Schwarts, Cole Porter: a Biography, Da Capo Press, Boston, 1979.
William McBrien, Cole Porter, a Biography, Albert A. Knopf, New York, 1998.
Luca Cerchiari, Storia del musical: Teatro e cinema da Offenbach alla musica pop, Bompiani, Milano, 2017.
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