Il Gridelino
1. Frontespizio tratto dal codice miniato realizzato da Giovanni Tommaso Borgonio, Biblioteca nazionale universitaria, Torino (BNU_q_V_61).
2 e 3 Due immagini tratte dal codice miniato realizzato per il balletto Il Gridelino e conservato a Torino presso la Biblioteca nazionale universitaria.
Il balletto lirico e allegorico Il Gridelino fu messo in scena a Torino per l’ultimo giorno di carnevale del 1653. Il titolo prende il nome da gris de lin, il colore del fiore di lino (si veda la fig. 3), il prediletto da Madama Reale. Il personaggio principale è il dio Amore che, in quanto bendato, si trova in una condizione di cecità per la quale chiede aiuto alla Luce pregandola di donare nuova luminosità e varietà di colori alle cose, in modo che lui possa, tra i vari colori, scegliere quello che più gli piace. Giunone, per soddisfare i desideri di Amore, invia la sua messaggera Iride a spargere nell’aria i colori. Tra questi Amore sceglie il gridelino e gli conferisce il significato di ‘amore senza fine’, ordinando che venga diffuso dappertutto.
Il balletto piacque talmente tanto che Anna di Austria, regina di Francia, lo fece rappresentare a Parigi, lo stesso anno, con il titolo in francese Ballet du Grisdelin.
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