Solti, Georg

Immagini (Secondarie)
Didascalie
  1. Georg Solti, fotografia di Yousuf Karsh, 1987. Immagine tratta dall’archivio iconografico del fotografo
  2. Georg Solti, fotografia di Anne-Katrin Purkiss, 1987. Londra, National Portrait Gallery.
  3. Georg Solti durante una prova d’orchestra
Data di nascita
21 ottobre 1912
Data di morte
5 settembre 1997
Categoria
Biografia

György Stern nacque il 21 ottobre 1912 a Maros utca, nel distretto Hegyvidék della zona Buda di Budapest, in una famiglia ebrea di origine tedesca: era il secondogenito di Teréz Rosenbaum (?-1947) e Móricz Stern (1878-1943), commerciante. La prima nata della coppia era Lilly (1904-?). Durante la fase di riorganizzazione politica in senso marcatamente nazionalistico portata avanti dall’Ungheria dopo il termine della prima Guerra Mondiale, e temendo l’inasprirsi delle tendenze antisemite che animavano il Paese, gli Stern fecero modificare il cognome dei figli in «Solti» per garantire loro un avvenire più sicuro. I primi contatti con la musica avvennero grazie alla madre, che spinse Lilly allo studio del canto e, per accompagnarla, György a quello del pianoforte. All’età di dieci anni, questi intraprese gli studi presso la Scuola di Musica «Ernö Fodor» di Budapest. A dodici passò all’Accademia «Franz Liszt» e, colpito da un’esecuzione della quinta Sinfonia di Ludwig van Beethoven diretta da Erich Kleiber (1890-1956), maturò la decisione di dedicarsi alla direzione d’orchestra. Ormai in possesso di un’ottima padronanza della tastiera, dai tredici anni impartì lezioni di pianoforte per pagarsi gli studi. All’Accademia frequentò la classe di pianoforte di Béla Bartók e quella di musica da camera di Leó Weiner (1885-1960), e studiò composizione prima con Albert Siklós (1878-1942) e poi con Ernő Dohnányi (1877-1960). Conclusi gli studi nel 1930, trovò impiego presso l’Opera di Stato come maestro sostituto. Nel 1932 si trasferì a Karlsruhe, in Germania, dove aveva ottenuto l’incarico di assistente di Josef Krips (1902-1974) presso il Badisches Staatstheater di Karlsruhe. Nel 1933, tuttavia, Krips, temendo le conseguenze dell’ascesa al potere di Hitler, lasciò la Germania per l’Austria e convinse Solti a fare ritorno a Budapest. Qui il giovane direttore collaborò con Otto Klemperer (1885-1973), Fritz Busch (1890-1951), Erich Kleiber. In occasione del Festival di Salisburgo del 1937 Arturo Toscanini lo chiamò a collaborare come maestro sostituto all’allestimento di Die Zauberflöte di Emanuel Schikaneder (1751-1812) e Wolfgang Amadeus Mozart.
Solti debuttò in pubblico come direttore l’11 marzo 1938 all’Opera di Stato di Budapest, con Le nozze di Figaro di Lorenzo Da Ponte e Mozart. Il giorno successivo avrebbe segnato l’inizio dell’Anschluss, l’annessione dell’Austria alla Germania nazionalsocialista. Nel periodo che seguì, l’Ungheria introdusse nuove leggi antisemite, e i familiari spinsero Solti a lasciare il Paese. Si recò inizialmente a Londra, dove diresse la London Philharmonic Orchestra nella rassegna dei Ballets Russes ospitata presso il Covent Garden; in quell’occasione adottò il nome di Georg. Successivamente si spostò in Svizzera. Raggiunse Toscanini a Lucerna, nella speranza che il direttore italiano lo potesse aiutare a ottenere un incarico negli Stati Uniti. Toscanini non fu in grado di accontentarlo. Tuttavia, in Svizzera Solti poté comunque trascorrere in sicurezza gli anni della guerra. Lavorò come accompagnatore e dando lezioni di pianoforte; dopo aver conquistato la vittoria all’edizione del Concorso di Ginevra del 1942, ottenne la possibilità di esibirsi come concertista. Durante l’esilio svizzero il musicista conobbe Hedwig Oeschli, figlia di un lettore dell’Università di Zurigo, con la quale strinse un rapporto sentimentale, e che avrebbe sposato nel 1946. Nello stesso anno fu nominato direttore musicale del Teatro dell’Opera di Stato della Baviera, a Monaco, dove ebbe occasione di frequentare Richard Strauss e di beneficiare dei suoi consigli. Ancora nel 1946, stipulò un contratto con la casa discografica Decca: nel corso degli anni sarebbe stato protagonista di numerose incisioni – in veste dapprima di pianista, poi di direttore – per quell’etichetta, divenendone uno degli artisti di punta.
Nehli anni che seguirono Solti costruì una carriera in rapida ascesa e una solida reputazione. Nel 1951 esordì da direttore al Festival di Salisburgo, dove in futuro sarebbe tornato a esibirsi assiduamente. Nel 1952 lasciò l’incarico a Monaco, il cui clima politico minacciava la stabilità della sua posizione, per assumere la direzione musicale del Teatro dell’Opera di Francoforte. Qui ricevette la cittadinanza della Repubblica Federale Tedesca nel 1953. Mantenne l’incarico fino al 1961, portando l’orchestra di quel teatro a livelli di eccellenza. Nel frattempo, coltivò collaborazioni internazionali sempre più prestigiose: nel 1952 fece le sue prime apparizioni oltreoceano, in Sud America, e al Festival di Edinburgo; nel 1953 negli Stati Uniti, all’Opera House di San Francisco. Nel 1954 esordì al Festival di Glyndebourne e, al Festival di Ravinia nell’Illinois, Stati Uniti, alla testa della Chicago Symphony Orchestra; nel 1960 debuttò alla Metropolitan Opera House di New York. Sul fronte delle incisioni discografiche, alla testa dei Wiener Philharmoniker nel 1956 intraprese una registrazione in studio di Der Ring des Nibelungen di Richard Wagner destinata a definire un termine di paragone ineludibile per la qualità artistica e tecnica di enorme rilievo.
Nel 1961, concluso l’incarico a Francoforte, Solti assunse la direzione musicale del Covent Garden di Londra, che avrebbe mantenuto per i dieci anni successivi, e a cui si aggiunse, dal 1962, quella della Los Angeles Philharmonic Orchestra – il suo primo impegno stabile negli Stati Uniti. Nel 1964 si separò dalla moglie. Poco dopo conobbe in occasione di un’intervista la presentatrtice televisiva Valerie Pitts (1937), con cui strinse un nuovo legame sentimentale. Tre anni dopo la Pitts avrebbe divorziato a sua volta dal primo marito. Solti l’avrebbe sposata l’11 novembre 1967. Dal matrimonio sarebbero nate due figlie, Gabrielle e Claudia; la prima si sarebbe dedicata al cinema in qualità di attrice e regista, la seconda sarebbe divenuta regista teatrale e operistica. Insignito dell’Ordine dell’Impero Britannico e del titolo di Sir nel 1968, nel 1972 Solti assunse la nazionalità britannica.
Nel 1967 Solti fu nominato direttore musicale della Chicago Symphony Orchestra. Intraprese l’incarico nel 1969, dividendolo per i primi tre anni con Carlo Maria Giulini (1914-2005) per assumerlo poi nella sua interezza. Fu un sodalizio intenso, il più duraturo della carriera di Solti – che dal 1972 al 1975 fu inoltre direttore musicale dell’Orchestre de Paris, dal 1979 al 1983; e nel 1983, nel centenario della morte di Wagner, diresse il Ring al Festival di Bayreuth. direttore principale della London Symphony Orchestra. Sotto la sua guida, la Chicago Symphony Orchestra acquisì un livello musicale e tecnico sempre più elevato. Solti promosse l’attività internazionale dell’orchestra, la sua presenza in sala d’incisione, la commissione di nuove composizioni e l’introduzione in repertorio di lavori di autori statunitensi. In seguito all’esaurirsi dell’incarico di direttore musicale, nel 1991, Solti fu nominato direttore musicale emerito e continuò a dirigere la compagine regolarmente negli anni successivi. Nel 1995, in occasione del cinquantenario della fondazione dell’ONU, fondò la World Orchestra for Peace, che dopo la sua morte sarebbe passata sotto la guida di Valerij Gergiev (1953). Morì il 5 settembre 1997 durante una vacanza ad Antibes, sulla costa meridionale francese, a poco più di un mese dal suo ottantacinquesimo compleanno e dal millesimo concerto con la Chicago Symphony Orchestra.
Dotato di una personalità carismatica, a tratti autoritaria e istrionica, Georg Solti appare caratterizzato da uno stile di grande vitalità, dalla comunicatività esuberante e diretta, che il direttore applicò a un repertorio vastissimo – al cui interno, accanto agli autori già citati, occupano un posto di primo piano Giuseppe Verdi, Gustav Mahler, Bela Bartók, Zoltán Kodály (1882-1967). L’eloquio musicale appare animato da un senso drammatico incisivo, scavato nella profondità del tessuto musicale, sostenuto da una resa dei profili ritmici incalzante e dalla padronanza di una tavolozza timbrica virtuosistica.

Risorse web

Pagina dedicata a Georg Solti sul sito della casa discografica Decca
https://www.deccaclassics.com

Pagina dedicata a Georg Solti sul sito dell’emittente televisiva BBC
https://www.bbc.co.uk

Ricordo di Georg Solti tratto dagli archivi della Chicago Symphony Orchestra
https://csoarchives.wordpress.com

Bibliografia

Bruce Duffle, Conductor Georg Solti. Two Conversations with Bruce Duffle
http://www.bruceduffie.com

Danilo Prefumo, La musica secondo… Georg Solti
http://www.andreaconti.it

Georg Solti, voce sulla versione inglese di Wikpedia
https://en.wikipedia.org

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
LRC

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Modificato
29/08/2019

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