Albéniz, Isaac
fonte: britannica.com
Isaac Albéniz nacque il 29 maggio 1860 a Camprodón, in Spagna. Pianista prodigio, all’età di 4 anni si esibì per la prima volta al teatro Romea di Barcellona. Dopo aver studiato privatamente con il pianista e compositore Antoine François Marmontel a Parigi, tentò di accedere al conservatorio parigino ma fu respinto per la troppo giovane età. Dal 1875 al 1876 studiò presso il Conservatorio di Lipsia e successivamente ottenne una borsa di studio per perfezionarsi a Bruxelles. Dal 1883 insegnò a Barcellona e Madrid. Erede del virtuosismo lisztiano, durante questa fase della vita Albéniz fece molte tournée in tutta Europa e negli Stati Uniti, riscuotendo grande successo di pubblico e critica. Solo a partire dal 1890 iniziò a dedicarsi con serietà anche alla composizione. Fu allievo del compositore Felice Pedrell, uno dei padri del movimento nazionalista della musica spagnola. A partire dal 1893 si stabilì a Parigi, dove fu influenzato anche dalla musica di Vincent d’Indy, Paul Dukas, e strinse amicizia, tra gli altri, con Claude Debussy e Gabriel Urbain Fauré. In questo periodo insegnò pianoforte presso la Schola Cantorum. Affetto dalla malattia di Bright, fu invalido per diversi anni prima di morire, il 18 maggio 1909, nella cittadina francese di Cambo-les-Bains.
Virtuoso pianista e profondo conoscitore delle moderne tendenze musicali francesi, Albéniz è stato uno dei principali protagonisti, assieme a Manuel de Falla, Joaquín Turina ed Enrique Granados, che hanno favorito l’emancipazione della musica spagnola dai modelli culturali stranieri. La fama come compositore di Albéniz si basa principalmente sui suoi pezzi per pianoforte, che utilizzano gli stili melodici, i ritmi e le armonie della musica popolare spagnola. Tra i lavori più celebri va menzionata Iberia (1905-1909), una raccolta virtuosistica di 12 pezzi di pianoforte, considerata da molti come una delle migliori rappresentazioni musicali della Spagna, particolarmente apprezzata da Debussy e Olivier Messiaen. Tra le sue opere più note vanno citati anche la Suite española op. 47 (composta nel 1886 per la regina di Spagna e pubblicata nel 1912) contenente brani quali Granada, Sevilla e Asturias; i Cantos de España, che comprende Córdoba; e il Tango in re maggiore. Molti suoi brani sono diventati celebri grazie alla trascrizione per chitarra e all’esecuzione di Andrés Segovia.
- Mario Castelnuovo-Tedesco, Albéniz, Isaac, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto Italiano della Enciclopedia Italiana, 1929, versione online
- Walter Aaron Clark, Isaac Albeniz: A Guide to Research, New York-London, Garland, 1998 (Composer Resource Manuals, 45; Garland Reference Library of the Humanities, 1932)
- Walter Aaron Clark, Isaac Albéniz: Portrait of a Romantic, Oxford, Oxford University Press, 1999
Libretti
Opere
Interpretazioni e altri documenti
Opere danza
Licenza
Licensed under Creative Commons Attribution Noncommercial Share-Alike 3.0
Condividi:
Condividi: