Salieri, Antonio

Data di nascita
17 agosto 1750
Data di morte
7 maggio 1825
Paese
Epoca
Stile
Categoria
Biografia

Antonio Salieri nacque a Legnago, nella bassa veronese, il  18 agosto 1750. Ricevette la sua prima formazione musicale dal fratello Francesco e da un organista locale, che gli impartirono lezioni di violino e di strumenti a tastiera. Dopo la morte dei genitori, avvenuta tra il 1763 e il 1765, Salieri si trasferì a Venezia, dove studiò con Giovanni Battista Pescetti. Nel 1766 fu notato da Florian Leopold Gassman, compositore alla corte imperiale di Vienna, il quale si trovava a Venezia per supervisionare l’allestimento del suo Achille in Sciro. Al ritorno in Austria, Gassman condusse il giovane Salieri con sé e gli impartì un insegnamento rigoroso e sistematico, proteggendone gli inizi della carriera nei teatri musicali della capitale.

Dopo aver esordito in campo teatrale nel 1770 con Le donne letterate, nel 1774, alla morte di Gassman, ne prese il posto come direttore musicale dell’opera italiana di Vienna. Incontrò subito il favore del pubblico ed ebbe numerosi inviti: a Milano per l’inaugurazione della Scala (L’Europa riconosciuta, 1778), a Parigi su richiesta di Christoph Willibald Gluck (Le Danaidi, 1784), ecc. Nel 1788 assunse la direzione della cappella imperiale, ma nel 1790 volle mantenere soltanto la carica di compositore di corte, dedicandosi con passione all’insegnamento: ebbe tra i suoi allievi, fra gli altri, Ludwig van Beethoven, Franz Schubert, Franz Liszt, Giacomo Meyerbeer e fu stimatissimo specialmente come insegnante di canto e di composizione vocale, in particolare per quanto riguarda il repertorio italiano.

Organizzatore infaticabile (fu, nel 1817, tra i fondatori del conservatorio di Vienna), dopo il 1821 soffrì di una grave malattia mentale, tanto da uscir di senno negli ultimi due anni. Infondata è la diceria che egli avesse fatto avvelenare Mozart per invidia del suo genio: una leggenda immortalata da Puškin, che ne fece un breve testo teatrale (1830), poi musicato da Nikolaj Rimskij-Korsakov (Mozart e Salieri, 1897). Salieri morì a Vienna il 7 maggio 1825.

Oltre a Le Danaidi, fra la quarantina di opere di Salieri figurano, in primo piano, Tartare (Parigi, 1787, su testo di Beaumarchais; replicata a Vienna l’anno successivo col titolo Axur re d’Ormus), La grotta di Trofonio (1785, su testo dell’abate Giovanni Battista Casti, così come la successiva Prima la musica e poi le parole, celebre parodia del costume melodrammatico) e Falstaff (1799). Di notevole ampiezza è anche la sua produzione orchestrale (sinfonie, serenate, concerti per pianoforte, per organo, per flauto e oboe, per violino, violoncello e oboe), sacra (sei messe, un requiem, una settantina di inni, offertori ecc.) e cameristica.

Di tendenza gluckiana, nelle migliori fra le sue opere teatrali Salieri mostra di saper trattare in chiave espressiva e drammatica tutti gli elementi del melodramma, recitativi compresi, e fa uso di una strumentazione ricca e suggestiva. L’influenza che egli esercitò fu notevole non soltanto fra i suoi allievi, ma anche su compositori estranei alla sua cerchia, come, ad esempio, Gaspare Spontini.

Bibliografia
  • John A. Rice, Antonio Salieri and Viennese Opera. Chicago, University of Chicago Press, 1998.
  • Salieri sulle tracce di Mozart: Catalogo della mostra in occasione della riapertura del Teatro alla Scala il 7 Dicembre 2004. A cura di Herbert Lachmayer, Theresa Haigermoser e Reinhard Eisendle, Kassel, Bärenreiter, 2004.
  • Elena Biggi Parodi, Catalogo tematico delle composizioni teatrali di Antonio Salieri: Gli autografi. Lucca, LIM, 2005.
  • Antonio Salieri (1750–1825) e il teatro musicale a Vienna: Convenzioni, innovazioni, contaminazioni stilistiche. A cura di Rudolph Angermüller ed Elena Biggi Parodi, Lucca, LIM, 2013.
  • Antonio Salieri. La carriera di un musicista fra storia e leggenda. A cura di Francesco Passadore, Lucca, LIM, 2017.

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GVI

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Modificato
14/02/2019

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