Rore, Cipriano de

Data di nascita
1515 o 1516
Data di morte
tra 11 e 20 settembre 1565
Paese
Epoca
Categoria
Biografia

Cipriano de Rore nacque nel 1515 o 1516 a Renaix, nelle Fiandre, al confine tra l’aera francofona e quella fiamminga. Cantore della cappella marciana a Venezia, studiò con Adrian Willaert. Intorno al 1545 si stabilì a Ferrara, dove svolse mansioni di maestro di cappella a corte sino al 1558. Dal 1561 al 1563 fu alla corte dei Farnese a Parma e quindi prese il posto di Willaert a San Marco, ritornando definitivamente a Parma nel 1564, dove morì l’anno successivo per cause ignote.

Nonostante l’ampia produzione di musica sacra (sette libri di mottetti, due messe e una Passione secondo S. Giovanni), il nome di Cipriano de Rore è legato soprattutto alla storia del madrigale. Ne pubblicò cinque libri a cinque voci (rispettivamente negli anni 1542, 1544, 1548, 1557, 1566) e due libri a quattro voci (1550, 1557), oltre a un libro in collaborazione con Annibale Padovano e uno (Le vive fiamme, 1565) contenente madrigali a quattro e a cinque voci. Si aggiunga, caso raro in epoca rinascimentale, l’edizione di Tutti i madrigali a quattro voci (1577), edizione postuma che sottolinea quanta importanza i contemporanei annettessero alla sua produzione madrigalisticha e che è citata come primo esempio di stampa in partitura, e non a parti staccate come era allora consueto.

Assieme a Willaert, Cipriano de Rore è il protagonista della prima stagione del madrigale, cui egli conferì una nuova serietà e nobiltà di atteggiamenti. Per tutto il secolo i suoi madrigali furono studiati e considerati come modelli insuperati del genere. La sua concezione, prevalentemente drammatica, è sottolineata a tratti da un notevole cromatismo ed è caratterizzata dalla costante applicazione della scrittura contrappuntistica e dall’impiego d’una certa varietà ritmica, che conferisce elasticità alla composizione e consente di cogliere meglio i diversi significati del testo.

Bibliografia
  • Stefano La Via, Il lamento di Venere abbandonata. Tiziano e Cipriano de Rore. Lucca, LIM, 1994.
  • Stefano La Via, 'Natura delle cadenze' e 'natura contraria delli modi': Punti di convergenza fra teoria e prassi nel madrigale cinquecentesco. «Il Saggiatore musicale», 4, 1 (1997), pp. 5-51.
  • Stefano La Via, ‘In tale stella presi l'esca, e gli hami’: Petrarchismo e musica all'Academia degli Elevati di Ferrara – Il sonetto Schiet'arbuscel di Bartolomeo Ferrino nella lettura di Cipriano de Rore. In: Album amicorum Albert Dunning: In occasione del suo LXV compleanno, a cura di Giacomo Fornari, Turnhout, Brepols, 2002, pp. 155-187.
  • Jessie Ann Owens, Cipriano de Rore's New Year's Gift for Albrecht V of Bavaria: A New Interpretation. In: Die Münchner Hofkapelle des 16. Jahrhunderts im europäischen Kontext, a cura di Theodor Göllner e Bernhold Schmid, Monaco, Bayerische Akademie der Wissenschaften, 2006, pp. 244-273.
  • Cipriano de Rore. New Perspectives on His Life and Music. A cura di Jessie Ann Owens e Katelijne Schiltz, Turnhout, Brepols, 2016.

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GVI

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Modificato
13/02/2019

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