Simionato, Giulietta
1. Giulietta Simionato nelle vesti di Eboli in Don Carlo di Giuseppe Verdi, 1962
2. Copertina della registrazione Angel Stereo (riedita EMI) de Il Trovatore di Giuseppe Verdi diretta da Thomas Schippers, Coro e Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma, 1957, in cui Giulietta Simionato interpreta il ruolo di Azucena
Giulietta Simionato nasce il 12 maggio del 1910 a Forlì. Nonostante le suore del collegio frequentato dalla giovane Giulietta avessero intuito il suo potenziale musicale nel canto, la famiglia, e soprattutto la madre, le impedisce di intraprendere la carriera musicale. Solo dopo la morte della madre riesce a studiare canto a Rovigo e successivamente a Padova. Il suo debutto avviene nel 1927 con la commedia musicale Nina, non far la stupida e l'anno successivo si esibisce per la prima volta nella città di Montagnana. Grazie alla vittoria a Firenze di un concorso ottiene un'audizione alla Scala di Milano che, nonostante l'esito positivo, non porta che ad un contratto due anni più tardi per ruoli minori. Con il secondo dopoguerra la carriera della Simionato decolla grazie al ruolo da protagonista in Mignon di Ambroise Thomas al Carlo Felice di Genova nel 1947. Nel 1948 viene richiesta da Arturo Toscanini alla Scala a Milano per un concerto commemorativo in onore di Arrigo Boito in cui canta insieme Cesare Siepi. Il suo debutto al Covent Garden di Londra avviene nel 1953 e sarà seguito da numerose altre apparizioni tra il 1963 e il 1965. Il suo primo ruolo negli USA è nei panni di Charlotte nel Werther di Jules Massenet all'Opera di San Francisco nel 1953. Nel 1953 debutta al Metropolitan Opera di New York come Azucena ne Il Trovatore di Giuseppe Verdi con Carlo Bergonzi, Antonietta Stella e Leonard Warren. Si esibisce inoltre in Austria alla Staatsoper di Vienna, al Festival di Salisburgo. Nel 1955 si trova al centro di uno scandalo insieme a Maria Callas a causa di una lite scoppiata tra le due cantanti in prova a Milano in cui la Simionato schiaffeggia la Callas. Nonostante ciò, le due artiste rimangono in buoni contatti tanto da apparire ripetutamente in diverse rappresentazioni. In concomitanza del matrimonio con Cesare Frugoni, nel 1966 si ritira ufficialmente dalle scene impegnandosi nell'insegnamento e nella ricerca di talenti. Negli ultimi mesi della sua vita, all'età di novanta anni, viene ingiustamente accusata, probabilmente per ragioni economiche, da alcuni familiari di essere stata raggirata da un giovane tenore che, invece, lei aiutava nelle prime fasi della sua carriera, Marcello Nardis. Si spegne all'età di novantanove anni nel 2010.
Oltre a ruoli celebri adatti alla voce di mezzosoprano quali Carmen, Leonora ne La favorita di Donizetti, Cenerentola, Rosina ne Il barbiere di Siviglia, Azucena ne Il trovatore, Amneris in Aida, Adalgisa in Norma, Giulietta Simionato è attiva nel corso della sua carriera nella riscoperta e studio di opere poco eseguite come Gli Orazi e i Curiazi di Domenico Cimarosa, Il conte di Ory e il Tancredi di Rossini e gli Ugonotti di Giacomo Mayerbeer. La sua voce dotata di una particolare estensione, molto ampia, le permette di interpretare un repertorio molto vasto e, soprattutto, di non ricorrere a trasporti di tono nella zona centrale. Alla metà del XX secolo contribuisce alla rinascita del repertorio rossiniano, tuttavia, senza rigore filologico, eseguendo le partiture alla maniera in cui sono scritte, prive di abbellimenti, ma con un'impostazione vocale corretta ed elegante.
Jean-Jacques Hanine-Roussel, Giulietta Simionato: come Cenerentola divenne regina, Azzali, 1998
Luisella Viziano, Omaggio a Giulietta Simionato, Milano, Ediz. del Teatro Alla Scala, 2000
Enrico Stinchelli, Le stelle della lirica: i grandi cantanti della storia dell'opera, Roma, Gremese, 2002
Libretti
Opere
Interpretazioni e altri documenti
Opere danza
Licenza
Licensed under Creative Commons Attribution Noncommercial Share-Alike 3.0
Condividi:
Condividi: