Satie, Erik

Immagini (Secondarie)
Didascalie
  1. Erik Satie, fotografia di Man Ray, Parigi, 1927 circa
  2. Erik Satie, ritratto di Suzanne Valadon, olio su tela, 1893. Parigi, Centro Georges Pompidou
Data di nascita
17 maggio 1866
Data di morte
1° luglio 1925
Paese
Stile
Categoria
Biografia

Éric Alfred Leslie Satie nacque il 17 maggio 1866 a Honfleur, in Normandia, da Jane Leslie Anton (1838-1872) – nata a Londra da una famiglia scozzese – e Jules Alfred (1842-1903), che svolgeva la professione di agente marittimo. Quattro anni dopo, la famiglia – arricchitasi nel frattempo di altri due figli, Condrad (1868-1938) e Olga (1869-1948) – si trasferì a Parigi, dove Alfred aveva ricevuto un’offerta di lavoro come traduttore. Nel 1872, in seguito alla morte della madre, Éric e Conrad furono rimandati a Honfleur e affidati alle cure dei nonni paterni. Nel paese natale Éric svolse i primi studi musicali sotto la guida di un’organista del luogo. Quando anche la nonna morì, nel 1878, i due fratelli si trasferirono nuovamente nella capitale per riunirsi al padre, che nel frattempo si era risposato con la pianista e insegnante Eugénie Barnetche (1832-1916). Con quest’ultima Éric intraprese studi regolari di pianoforte e iniziò a cimentarsi con la composizione. Nel 1879 fu ammesso al Conservatorio. Inizialmente fu assegnato alla classe di pianoforte di Georges Mathias (1826-1910), senza però conseguire risultati particolarmente soddisfacenti, tanto da essere rimandato a casa nel 1883. Mathias lo spinse a dedicarsi alla composizione; nel 1885 fu riammesso al Conservatorio, ma anche questa volta con esiti giudicati insoddisfacenti. L’anno successivo Erik – secondo la la grafia che dal 1884 aveva adottato regolarmente – si ritirò per arruolarsi nell’esercito. Tuttavia, l’esperienza si rivelò una nuova delusione, al punto da indurlo a provocarsi una bronchite per ottenere il congedo.
Nonostante tutto, Satie non desistette dalla composizione. Nel 1887 prese casa a Montmartre, il quartiere degli artisti. Seppe ben presto integrarsi in quell’ambiente vivace e variopinto, intrattenere rapporti con i suoi frequentatori, entrare a far parte delle cerchie e dei cenacoli di varia natura che ne animavano la vita culturale e sociale. Fu tra la clientela abituale del caffè-cabaret «Le Chat Noir», dove strinse amicizia con Claude Debussy. Entrò a far parte dell’Ordine segreto d’ispirazione cristiana dei Rosacroce, al cui interno dal 1891 ricoprì la carica di compositore ufficiale e maestro di cappella. Verso la metà del 1892 iniziò a elaborare e adottare un proprio sistema di composizione fondato sulla corrispondenza di elementi musicali e principî esoterici.
Al principio del 1893 intraprese una relazione sentimentale con Suzanne Valadon (Marie-Clémentine Valadon, 1865-1938), pittrice, modella, artista circense. Il legame fu breve, ma – da parte del compositore – intenso: dopo che Suzanne ebbe rotto i rapporti, sei mesi dopo, Eric fu sopraffatto dalla disperazione. Non avrebbe più stretto relazioni amorose per il resto della sua vita, trascorsa in una disillusa solitudine. Nello stesso 1893 il compositore conobbe Maurice Ravel, sul cui stile musicale esercitò una forte influenza. Incline alla bizzarria, amante del paradosso, verso la fine dell’anno fondò l’Église Métropolitaine d’Art de Jésus Conducteur; suo unico adepto, se ne autoproclamò parroco e maestro di cappella.
Nel frattempo, la scarsità d’introiti finanziari stava spingendo Satie verso condizioni economiche sempre più precarie. Nel 1896 il musicista si vide costretto a trasferirsi in un’abitazione più modesta, e nel 1898 a spostarsi fuori Parigi, presso Arcueil. A partire dal 1899 riuscì a risollevarsi almeno in parte cominciando a esibirsi – seppur controvoglia – come pianista da cabaret. Desideroso di perfezionare la propria tecnica compositiva, nell’ottobre del 1905 si iscrisse alla Schola Cantorum, fondata nel 1894 da Vincent d’Indy (1851-1931) insieme a Charles Bordes (1863-1909) e Alexandre Guilmant (1837-1911); studiò proprio proprio sotto la guida di d’Indy, distinguendosi come un allievo assiduo e coscienzioso. Nel 1908 conseguì il diploma intermedio. In quello stesso periodo, Satie – grazie all’interesse suscitato nella cerchia di Ravel, che nel compositore più anziano aveva indicato uno dei propri principali ispiratori – iniziò finalmente a godere di una maggiore, più ampia considerazione. Entrò così in contatto con gli artisti e intellettuali delle generazioni più giovani: in particolare Alexis Roland-Manuel (1891-1966), Georges Auric (1899-1983), Jean Cocteau (1889-1963), Pablo Picasso (1881-1973), Georges Braque (1882-1963). Dalla collaborazione con Cocteau nacque il balletto Parade, portato in scena dai Balletti russi di Sergej Djagilev (1872-1929) nel 1917. Nello stesso periodo, insieme ad Auric, Louis Durey (1888-1979), Arthur Honegger (1892-1955) e Germaine Tailleferre (1892-1983), Satie formò il gruppo dei Nouveaux jeunes, a cui si sarebbero uniti Francis Poulenc e Darius Milhaud. Nel settembre del 1918 Satie si sarebbe tuttavia allontanato da gruppo, dove al suo posto sarebbe quindi subentrato Cocteau, dando vita al Gruppo dei Sei. Con quest’ultimo e i suoi esponenti, Satie sarebbe rimasto in contatto, seppur sporadicamente.
Nel 1919 Satie si avvicinò a Tristan Tzara (Samuel Rosenstock, 1896-1963) e, per tramite di questi, al movimento Dada. Strinse rapporti di amicizia e collaborazione con Francis Picabia (1879-1953), André Derain (1880-1954), Marcel Duchamp (1887-1968), Man Ray (1890-1976), Jean Hugo (1894-1984), René Clair (1898-1981). Poi, in seguito allo sviluppo del Surrealismo dal movimento dadaista negli anni Venti, Satie mantenne rapporti amichevoli con esponenti di entrambi. Nel corso di quel periodo, dai giovani musicisti riunitisi intorno a Satie prese spontaneamente forma la cosiddetta Ecole d’Arcueil, di cui fecero parte – tra gli altri – Henri Cliquet-Pleyel (1894-1963), Roger Désormière (1898-1963), Henri Sauguet (1901-1989), Maxime Jacob (1906-1977).
Provato da anni di eccessi e da una vita disordinata, Satie morì di cirrosi epatica il 1° luglio 1925.
All’interno della produzione di Satie spicca in particolare quella destinata al pianoforte, che ne costituisce una larga parte: all’interno di quella si segnalano in particolare la raccolta delle tre Gymnopédies (1888) e quella delle sette Gnossiennes (1890), le due raccolte di Pièces froides (entrambe del 1897), il Prélude en tapisserie (1906), i Quatre préludes flasques (pour un chien) (1912), ancora le raccolte degli Embryons desséchés (1913) e degli Sports et Divertissements (1914), la Sonatine bureaucratique (1917), come pure En habits de cheval per pianoforte a quattro mani (1911). Il catalogo del compositore include inoltre una folta messe di mélodies, la Messe des pauvres frutto dall’esperienza dell’Église Métropolitaine d’Art de Jésus Conducteur e la produzione destinata al palcoscenico: i balletti Parade (1917) e Relâche (1924), Jack in the Box (1926), la comédie lyrique – su libretto del compositore stesso – Le piège de Méduse (1921).
Lo stile di Satie è animato da un pensiero musicale d’apparente semplicità, in cui componenti umoristiche, gusto per la bizzarria fine a sé stessa e il nonsense s’intrecciano – in modo spesso enigmatico e spiazzante – a richiami a una visione esoterica della vita, a una funzione mistica dell’arte, o ancora a un impiego della musica. Il procedere del discorso musicale appare basato su un periodare ampio e libero, di sapore arcaicheggiante, come pure sull’impiego creativo di procedimenti basati sull’iterazione, la combinazione la giustapposizione di cellule minime, che nella seconda metà del Novecento costituiranno uno degli spunti principali per la nascita dell’estetica dei compositori minimalisti.

Risorse web

Sito dedicato al compositore
http://www.erik-satie.com

Bibliografia

Adriano Bassi, Erik Satie, l’Antiaccademico, Sannicandro, Gioiosa, 2003

Ornella Volta, Erik Satie, Parigi, Seghers, 1979

Scritti

Quaderni di un mammifero, a cura di Ornella Volta, Milano, Adelphi, 19942

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
LRC

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Modificato
08/04/2019

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