Raffanelli (Rafanelli), Luigi

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Luigi Raffanelli, stampa sec. XIX

Data di nascita
21 marzo 1752
Data di morte
1821
Paese
Epoca
Stile
Categoria
Qualifica
Biografia

Basso italiano. Secondo alcune fonti egli nacque a Pistoia, secondo altre a Lecce. Sicuramente nella città pugliese Raffanelli studiò con tale Renai, maestro di cappella della locale cattedrale. L’artista mosse i suoi primi passi sui palcoscenici toscani a partire dal 1774, spostandosi successivamente nella più blasonata piazza veneziana, dove debuttò nel 1781 presso il Teatro Sant’Angelo come Don Anchise nella Finta giardiniera di Calzabigi-Anfossi. Nel 1784 egli fece la sua prima comparsa al Teatro alla Scala di Milano, nelle Gelosie villane di Grandi-Sarti e nello stesso anno sposò la cantante Giulia Moroni, con la quale calcò spesso i palcoscenici di Venezia e di Genova tra il 1783e il 1786. Raffanelli cantò presso il Teatro Valle di Roma tra il 1787 e il 1788 e nel 1789 si trasferì a Parigi, dove divenne presenza fissa del Théâtre de Monsieur in qualità di primo buffo caricato. Quello francese rappresenta uno dei periodi di massimo fulgore della carriera dell’interprete, le cui doti attoriali raccolsero il plauso degli esigenti commentatori parigini che lo elessero «premiere Buffo de l’Europe». Negli anni in cui si produsse al Monsieur, Raffanelli venne spesso accostato per talento scenico a uno dei grandi attori di prosa del Téâtre de la Comédie-Française, Pierre-Louis Dubus-Préville, che nel 1791, all’età di settant’anni, tornò a calcare il palcoscenico della Comédie. Il paragone con l’artista che aveva creato il ruolo di Figaro nel Barbier de Séville di Beaumarchais nel 1775 era particolarmente lusinghiero se si considera che proveniva da un pubblico, quello francese, storicamente geloso del proprio primato in ambito drammatico. Raffanelli dimostrò a sua volta la propria stima nei confronti di Préville, pubblicando una serie di stances libres, poesie encomiastiche a lui dedicate.

Tra il 1793 e il 1794 Raffanelli si spostò a Vienna, dunque tornò in Italia nel 1795 e vi rimase stabilmente fino al 1800. Egli tornò a cantare a Genova, a Roma, presso il Teatro Apollo, e in Veneto, tra i teatri veneziani (San Benedetto, San Samuele e San Moisè) e altre sale della terraferma, quali Vicenza e Verona. In questi anni e fino alla fine della sua carriera, Raffanelli creò molti ruoli di opere a firma di alcuni dei compositori più famosi dell’epoca, tra cui Johann Simon Mayr, Marcos Antonio Portugal, Giuseppe Gazzaniga. Nel 1801 egli tornò nuovamente a Parigi per rimanervi circa sei anni, dal 1801 al 1806, per poi rientrare in Italia e associare il proprio nome in particolare al Teatro San Moisè di Venezia, specializzato nell’allestimento di farse. Raffanelli fu attivo in quella sala fino al 1813 e vi si produsse spesso insieme ai buffi Giambattista Brocchi e Teresa Strinasacchi. Al San Moisè inoltre, egli lavorò in tre diverse occasioni con l’esordiente Gioachino Rossini, per il quale creò i ruoli di Tobia Mill nelle farse La cambiale di matrimonio di Gaetano Rossi (1810), di Tarabotto nell’Inganno felice (1812) e di Bruschino padre nel Signor Bruschino (1813), gli ultimi due entrambi drammi di Giuseppe Maria Foppa. L’ultimo periodo veneziano della carriera di Raffanelli fu anche quello in cui l’artista ebbe modo di farsi apprezzare in ruoli di carattere diverso rispetto a quelli comici. Il caso più fortunato fu l’interpretazione di Varner, che nella fortunatissima farsa di Gaetano Rossi e Pietro Generali Adelina è un padre di una figlia che rimane incinta senza essere sposata.

Nel 1815 Raffanelli chiuse la propria carriera di cantante. Negli anni successivi e fino alla morte, avvenuta nel 1821, fu direttore di scena presso il Teatro alla Scala.

Bibliografia

Maria Giovanna Miggiani, Il teatro di San Moisè (1793-1818), in Bollettino del Centro rossiniano di studi, XXX (1990), pp. 45-213

K. J. Kutsch, Leo Riemens, Raffanelli Luigi, ad vocem in Grosses Sängerlexicon, Berna-Monaco, K. G. Saur, 1997, vol. 4, p. 2837

Saverio Lamacchia, Raffanelli, Luigi, ad vocem in DBI, vol. 86 (2016)

Roberto Paissa, La carriera di un cantante di farsa: Luigi Raffanelli, in I vicini di Mozart, II: La farsa musicale veneziana, 1750-1810, a cura di D. Bryant, Firenze 1989, pp. 567-596.

Colin Timms, Raffanelli Luigi, ad vocem in The New Grove Dictionary of Opera, edited by Stanley Sadie, London, Macmillian Press Limited, 1992, Vol. III, p. 1215

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EDC

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Modificato
18/11/2022

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