Les Pages du Duc de Vendôme
1. Frontespizio del programma di ballo Paggi del Duca di Vandomo rappresentato alla Scala di Milano nel 1822.
2. Aumer nel ruolo del duca di Vendôme, disegno di Auguste Garneray, litografia di Godefroy Engelmann. Fonte: Bibliothèque nationale de France, département Bibliothèque-musée de l'opéra, D216-6 (23-29).
Coreografia di Jean Aumer e musica di Adalbert Gyrowetz. Il balletto fu creato per le scene viennesi nel 1815, proposto come ballet-pantomime in un atto a Parigi nel 1820 e 1821, fu in seguito riadattato per la Scala di Milano nel 1822 come ballo di mezzo carattere in tre atti. Ispirato a un vaudeville, il ballo è una commedia ambientata in un villaggio della Castiglia agli inizi del Seicento.
Il fascino di questo balletto è dato dalle danze pittoresche e dai costumi storici, ma soprattutto dall’intrigante uso del travesti per le ballerine che interpretavano i paggi.
A Parigi il balletto fu interpretato da Aumer stesso, da Louis-Jacques Milon, Louis Mérante e Émilie Bigottini; a Milano, invece, oltre ad Aumer, ballarono sua figlia Sophie-Julie, Giuseppe Bocci e Antonia Pallerini.
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