Reger, Max

Data di nascita
19 marzo 1873
Data di morte
11 maggio 1916
Paese
Epoca
Stile
Categoria
Biografia

Max Reger nacque a Brand, vicino a Bayreuth, il 19 marzo 1873. Il padre Joseph, maestro di scuola, era un abile musicista dilettante che suonava l’organo, il contrabbasso, il clarinetto e l’oboe, nonché era l’autore di un apprezzato manuale di armonia. Nel 1874 la famiglia si trasferì a Weiden, dove il talento musicale del piccolo Max fu inizialmente sviluppato dal padre in maniera poco sistematica, mentre lezioni di pianoforte più regolari iniziarono nel 1884. Ma fu dopo una visita a Bayreuth nel 1888, dove il giovane Reger vide Die Meistersinger von Nürnberg e Parsifal di Richard Wagner, che egli decise di intraprendere la carriera di musicista. Mentre ancora studiava con Adalbert Lindner a Weiden, le sue prime composizioni attirarono l’attenzione di Hugo Riemann, con il quale iniziò a studiare presso il coservatorio di Wiesbaden nel 1890.

In questi anni di studio, Reger coltivò i contatti musicali (ad esempio, conobbe Richard Strauss e Ferruccio Busoni) e maturò la propria estestica musicale. La sua approfondita conoscenza della produzione di Johann Sebastian Bach e di Johannes Brahms lo conducevano lontano dal mondo della musica a programma, né era interessato al teatro musicale: il suo ideale era la bellezza architettonica delle forme e la condotta polifonica delle melodie, sostenute da un contenuto intellettuale. Alla fine degli studi rimase a Wiesbaden per espletare l’anno di servizio militare (1896-97), durante il quale si lasciò andare ad eccessi di alcool e tabacco che lo condussero a seri disturbi fisici e mentali. Nel 1898 tornò quindi dai genitori a Weiden, dove per mantenersi iniziò a dare lezioni private; trasferitosi a Monaco nel 1901, l’insegnamento rimase la sua fonte primaria di sostentamento.

Mentre negli anni di studio si era dedicato soprattutto alla musica da camera, ambito da lui prediletto per l’intera esistenza, il breve ritorno a Weiden segnò l’apice della sua produzione per organo, con un particolare interesse per il corale protestante. Tra il 1898 e il 1903 scrisse numerose fantasie su famose melodie di corale; tali composizioni furono eseguite dal famoso organista Karl Straube, il quale le fece così conoscere al pubblico e garantì a Reger un contratto con l’editore Aibl. I tentativi di Reger di affermarsi nell’ambiente musicale bavarese furono ostacolati da forti opposizioni da parte della critica, tuttavia nel primo decennio del XX sec. la sua attività concertistica a Monaco aumentò sensibilmente, contribuendo ad affermare la sua produzione pianistica e cameristica. Nel 1903 Reger pubblicò il suo trattato teorico più importante, Beiträge zur Modulationslehre, nel quale si distanziò dalla concezione del cromatismo formulata da Riemann.

Il 1904 segnò una svolta nella carriera del compositore, il quale finalmente giunse agli aspirati riconoscimenti artistici: scrisse due importanti cicli di variazioni pianistiche e numerosi brani di musica da camera per un concerto monografico a lui dedicato dalla nuova sede monacense della Allgemeiner Deutscher Musikverein, appena aperta (Reger fu anche uno dei primi ad essere eletto nel nuovo comitato). Si espanse il raggio dei suoi concerti, con tournée europee che lo condussero fino a San Pietroburgo, dove nel 1906 lo ascoltò anche Sergej Sergeevič Prokof’ev. Nel 1904 Reger divenne professore di teoria, composizione e organo presso l’accademia di musica di Monaco e nel 1907 accettò il posto di direttore di musica presso l’Università di Lipsia.

I primi quattro anni a Lipsia segnarono il definitivo riconoscimento della carriera di Reger: benché la stampa locale fosse marcatamente conservatrice, la sua levatura fu sempre riconosciuta e il compositore si creò velocemente una cerchia di amici tra le personalità di spicco della città. Qui Reger continuò a scrivere molta musica da camera, ma giunse soprattutto alla maturazione come compositore orchestrale: risalgono a quegli anni leVariazioni e fuga su un tema di Hiller op. 100 (1907), il Concerto per violino op. 101 (1907-08), il Symphonischer Prolog zu einer Tragödie (1908) e il Concerto per pianoforte op. 114 (1910). Giunto al culmine della carriera, a partire dal 1910 iniziarono a nascere nei paesi di lingua tedesca dei festival musicali dedicati interamente alla sua musica. Nel 1911 Reger divenne direttore dell’orchestra della corte ducale di Sassonia-Meiningen, succedendo a personalità come Hans von Bülow e Richard Strauss.

Il peggioramento delle sue condizioni di salute, causate sia dai ritmi serrati di lavoro, sia dagli abusi di alcool, indussero Reger a rinunciare a quest’ultimo incarico nel 1914, per ritirarsi l’hanno successivo a Jena dove si dedicò soprattutto alla composizione e a tournée concertistiche. Lo stile delle ultime opere lo identifica più come un continuatore del romanticismo che come un contemporaneo di Arnold Schönberg, il quale peraltro gli denotò un profondo rispetto. Reger morì a Lipsia l’11 maggio 1916.

Bibliografia
  • William E. Grim, Max Reger: A Bio-Bibliography. New York, Greenwood Press, 1988.
  • Helmut Brauss, Max Reger's Music for Solo Piano: An Introduction. Edmonton, University of Alberta, 1994.
  • Christopher Anderson, Max Reger and Karl Straube: Perspectives on an Organ Performing Tradition. Aldershot, Ashgate, 2003.
  • Antonius Bittmann, Max Reger and Historicist Modernism. Baden-Baden, Koerner, 2004.
  • Max Reger. A cura di Leon Botstein, «The Musical Quarterly», 87, 4 (2004), numero monografico.
  • Richard Mercier, Donald Nold, The Songs of Max Reger: A Guide and Study. Lanham, Scarecrow Press, 2008.
Scritti
  • Max Reger, Sulla teoria della modulazione (1903). A cura di Andrea Macinanti, Bergamo, Carrara, 1999.
  • Max Reger, Selected Writings. A cura di Christoph S. Anderson, New York, Routledge, 2006.

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GVI

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Modificato
13/02/2019

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