Catalani, Alfredo

Data di nascita
19 giugno 1854
Data di morte
7 agosto 1893
Paese
Epoca
Stile
Categoria
Biografia

Alfredo Catalani nasce a Lucca il 19 giugno 1854 da padre pianista e madre educatrice professionista. Nonostante venga avviato molto giovane allo studio del pianoforte i genitori non assecondano l'inclinazione musicale del figlio sino al compimento del diploma liceale. Insieme allo strumento, Catalani viene seguito da Fortunato Magi, zio di Giacomo Puccini, nello studio del contrappunto e dell'armonia dando prova di grande abilità e raffinatezza compositiva, così come emerge dagli esercizi svolti tra il 1869 e il 1870. Il 9 giugno 1871 il giovane Alfredo dirige una sua Messa in mi minore a quattro voci nella cattedrale di Lucca segnando così il suo debutto pubblico come compositore. Nonostante il favore con cui il pubblico accoglie questa prima grande prova la Messa in mi minore rimane l'unica composizione sacra realizzata da Catalani. In questo esordio già emerge l'interesse del compositore per la musica europea, in particolar modo quella di Richard Wagner, che caratterizzerà il suo stile sino alla morte e lo renderà spesso oggetto di contestazione e incomprensione da parte di un pubblico e una critica non aperta all'innovazione. Wagneriana è proprio la sua prima Sinfonia in un solo movimento eseguita nel 1872 a Lucca in occasione della premiazione per il concorso di contrappunto e composizione bandito dall'Istituto musicale Pacini. Desideroso di ampliare le proprie conoscenze musicali in senso internazionale, verso la fine del 1872 si trasferisce a Parigi per seguire come uditore i corsi di composizione di François Bazin e di pianoforte di Antoine François Marmontel al conservatorio. A Parigi Catalani assorbe lo stile e il gusto francese partecipando alla fervente vita musicale della capitale attraverso l'ascolto delle composizioni sinfoniche di George Bizet, Caesar Franck e Camille Saint-Saëns. Alla metà degli anni '70 Catalani è costretto a rientrare in Italia per la leva militare ma viene riformato per ragioni mediche ottenendo, dunque, la possibilità di proseguire da iscritto regolare gli studi al Conservatorio di Milano sotto la guida di Antonio Bazzini. In questa città Catalani frequenta gli intellettuali scapigliati nei salotti più fecondi come quello della contessa Maffei. Conosce Arrigo Boito e Amilcare Ponchielli insieme al direttore Franco Faccio e al poeta Emilio Praga. Tra le composizioni di questo periodo si contano una Fuga in re minore e un quartetto d'archi in la maggiore, due romanze per voce e pianoforte, Ad una stella e Fior di collina, due sinfonie, e una Sonata per pianoforte solo. Nell'estate 1875 Catalani compone una prima opera di sapore orientale La falce su consiglio di Arrigo Boito come saggio finale per il diploma che viene pubblicata, in seguito al successo di pubblico dalla piccola casa editrice di Giovannina Lucca nel 1876. Intorno al 1878 il compositore si impegna nella realizzazione di un'opera, Elda su soggetto di  Clemens Brentano, dal carattere romantico e fantasioso che, grazie all'impegno di Giovannina Lucca viene rappresentata al Regio di Torino nel 1880 con esito estremamente positivo. Tra il 1881 e il 1882, sempre su consiglio di Boito e con l'aiuto del librettista di Ponchielli, Angelo Zanardini, compone l'opera Dajanice, inserita sempre con il supporto della Lucca nel palinsesto della Scala nel marzo 1883. L'opera ottiene il favore, soprattutto della critica e di Giacomo Puccini che assiste alla rappresentazione. Ma è l'Edmea a consacrare Catalani quale compositore di chiara fama a Milano nella stagione 1886, quando, nonostante l'ormai precaria salute del compositore minacciato dalla tubercolosi, sempre Giovannina Lucca riesce ad ottenere la celebre soprano Virginia Ferri Germano per il ruolo della protagonista, forte anche dell'assenza di Verdi concentrato nella stesura di Otello e della morte di Ponchielli. Negli stessi anni Catalani ottiene la cattedra di composizione provvisoria al Conservatorio di Milano, vacante dopo la morte di Ponchielli, e si impegna nella realizzazione di Loreley su libretto sempre di Zanardini. Terminata nel 1888 l'opera vede la messa in scena solo due anni più tardi al Regio di Torino a causa del ritiro professionale di Giovannina Lucca che fonde, per ragioni di età avanzata, la sua società con Ricordi. Nel 1891 Catalani conclude anche l'opera Wally su libretto di Luigi Illica che viene immediatamente acquistata da Ricordi e inserita nel palinsesto della Scala del 20 gennaio 1892. In questi primi anni '90 il giovane Toscanini, conosciuto dal compositore il decennio precedente, dirige più volte la Loreley e la Wally a Genova a Lucca e a Palermo. Afflitto gravemente dalla malattia muore assistito da Toscanini e Illica il 7 agosto 1893.

Risorse web
Bibliografia
  • Sergio Martinotti, Catalani, Alfredo, Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto dell'enciclopedia italiana, volume 22, 1979
  • Marcello Conati, Fra Verdi e Wagner: La via Di Alfredo Catalani, in Florilegium musicae: Studi in onore di Carolyn Gianturco, vol. 1., Pisa, ETS, 2004, pp. 49 - 65
  • Michelangelo Zurletti, Catalani, Torino, EDT, 1982
  • Paolo Petronio, Alfredo Catalani, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2009

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GFR

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Modificato
05/01/2019

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