Tiriba
2. Artigiani a Bamako foto di Rainer Polak, in Ranier Pollak 2000
3. Jeli Madi Kouyate foto coll. Kouyaté, in Ranier Pollak 2000
Mamady Keita
Video Mehmet Koksal
Nel video il percussionista maliano Mamady Keita guida l’ensemble strumentale di djembe e dundun nell’esecuzione del ritmo tiriba, introdotto dal canto omonimo originario della Guinea. L’ensemble di djembe e dundun è proprio delle popolazioni malinké e susu stanziate nel sud del Mali e nella Guinea del nord ma è diffuso anche in Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Senegal, dove si caratterizza per i diversi stili esecutivi e repertori. L’ensemble tradizionale in Mali è composto da uno o più tamburi a calice chiamati djembe e da un set di tre tamburi bassi, cilindrici e bipelle, i dunun o dun dun: il dunumba o dundun (tamburo grande e dal suono grave), il sangban (tamburo medio dal suono medio-grave), il kenkeni o kesereni (tamburo piccolo e dal suono medio-alto). Ciascun dun dun ha in genere una campana collegata al corpo dello strumento. La musica accompagna tradizionalmente la danza in occasioni festive o rituali, ma con la progressiva spettacolarizzazione delle musiche locali e sin dalla formazione dei balletti nazionali, nati nel periodo delle indipendenze africane, si è sviluppata una ricca tradizione di teatro musicale che unisce la straordinaria tradizione del canto epico-narrativo alle complesse e spettacolari coreografie di danza dell’area, accompagnate dall’ensemble di percussioni. Nelle diverse formazioni strumentali possono essere presenti anche idiofoni a scuotimento e strumenti melodico-ritmici come il balafon (xilofono), arpe, arpe-liuto e flauti. L’ensemble di percussioni crea complesse costruzioni poliritmiche, su cui i singoli musicisti possono produrre variazioni o vere e proprie improvvisazioni. Il ciclo ritmico più ampio è creato dall’intreccio dei tre tamburi bassi e delle campane. I suonatori di dundun suonano la pelle del tamburo con un battente nella mano destra, eseguendo con la sinistra un timeline pattern sulla campana. I tre dunun possono essere suonati da un unico percussionista o da più musicisti. Su questo tappeto ritmico, i suonatori di djembe sovrappongono pattern in genere dal ciclo più breve. Un djembefolà guida l’ensemble aprendo e chiudendo i brani con specifici “appelli” (formule ritmiche brevi o complesse che coordinano l’accompagnamento e l‘arresto dell’ensemble), improvvisando, dialogando con gli altri strumenti e pilotando le dinamiche dei ritmi. È in genere ancora al solista (o ai solisti) che è affidato l’accompagnamento delle improvvisazioni dei ballerini, attingendo a un formulario ritmico molto ampio e complesso.
- Voci
- Tamburi a calice Djembe
- Tamburi cilindrici Dundun (dununba, sangban, kenkeni)
Bibliografia
Eric Charry, Mande music: Traditional and modern music of the Maninka and Mandinka of Western Africa. University of Chicago Press, 2000.
Joyeux, Charles. Étude sur quelques manifestations musicales observées en Haut-Guinée française. Société française d'ethnographie, 1924.
Rainer Polak, A musical instrument travels around the world: Jenbe playing in Bamako, West Africa, and beyond. The world of music (2000, 7-46).
Ruth Stone, The Garland Handbook of African Music, Londra, Routledge, 2008 (seconda ed.).
Risorse web
Documentario: Djembefola, film su Mamady Keita di Laurent Chevalier, 1991
Video di approfondimento 1: i Maestri delle percussioni (concerto)
Video di approfondimento 2: ritmo djansa
Video di approfondimento 3: dundunba danza degli uomini forti
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