Alboni, Marietta

Immagini (Secondarie)
Didascalie
  1. Marietta Alboni, fotografia di André Adolphe Eugène Disdéri (1819-1889), Parigi, 1865 circa
  2. Marietta Alboni interprete della parte eponima nella Semiramide di Rossi e Rossini, caricatura di Eugène Giraud (1806-1881), in Lionel Dauriac, Rossini. Biographie critique, Parigi, Laurens, 1902
Data di nascita
6 marzo 1826
Data di morte
23 giugno 1894
Paese
Epoca
Categoria
Qualifica
Biografia

Maria Anna Marzia Alboni, detta Marietta, nacque a Città di Castello il 6 marzo 1826 all’interno della numerosa famiglia di un funzionario della dogana pontificia, penultima nata di sette figli. Durante la prima infanzia entrò in contatto con la musica, verso cui sviluppò un’immediata passione: all’età di cinque anni, a Perugia, assistette al Mosè in Egitto di Andrea Leone Tottola (post 1750-1831) e Gioachino Rossini, riportandone una forte impressione. Nonostante l’iniziale opposizione dei genitori, ricevette i primi rudimenti musicali dal fratello maggiore Leopoldo, che la iscrisse a una società di mutuo soccorso per esordienti bisognosi. Al suo interno, Marietta fu sorteggiata per l’assegnazione di una sovvenzione economica grazie a cui poté intraprendere studi più regolari. Divenne allieva di Antonio Bagioli (1783-1855), maestro di cappella della cattedrale dei Ss. Florido e Amanzio della città natale. Rivelatasi in possesso di una splendida voce di contralto, nel 1839 sostenne l’esame di ammissione per il Liceo Musicale di Bologna, suscitando l’ammirazione di Rossini, da quell’anno consulente perpetuo onorario dell’istituto. Per i tre anni successivi la Alboni fu affidata agli insegnamenti di Domenico Mombelli (1755-1835) e dello stesso Rossini, che volle seguirne personalmente la formazione. In seguito, fu ancora Rossini a sostenerla, anche economicamente, durante gli anni di studio, e a promuovere lo sviluppo della sua carriera, procurandole le prime scritture. Grazie all’intercessione del compositore, nel 1842 Marietta ottenne un contratto di collaborazione triennale con Bartolomeo Merelli (1794-1879), impresario del Teatro «alla Scala» di Milano e del Kärntnertortheater di Vienna. Il successo riscosso fin dalle prime apparizioni in quei teatri le aprì le porte di una carriera internazionale, luminosa e rapida: negli immediatamente successivi cantò a San Pietroburgo, Praga, Berlino, attraversando gran parte dell’Europa continentale in capo al 1846. Nel 1847 ottenne il primo contratto per Londra; nel 1850 approdò a Parigi, una delle piazze più prestigiose del tempo e la città in cui la cantante avrebbe stabilito la sua residenza, e tra il 1852 e il 1853 fu negli Stati Uniti.
A ridosso della tournée americana – poco prima o forse al rientro, nel 1853 – sposò il conte Achille Pepoli. Dieci anni dopo, nel 1863, si ritirò dalle scene per assistere il marito, affetto da una forma di malattia mentale fattasi sempre più acuta. Nel 1865 l’aggravarsi delle sue condizioni del marito spinse infine la Alboni a predisporne l’internamento in una casa di cura, dove sarebbe morto nel 1867. L’anno dopo, in seguito alla scomparsa di Rossini, la cantante interruppe il proprio ritiro per prendere parte alle celebrazioni musicali tenutesi nel corso della cerimonia funebre del compositore, svoltasi presso la Chiesa della Trinità di Parigi il 21 novembre. In seguito a quell’occasione, la Alboni riprese la carriera prematuramente interrotta, per proseguire l’attività fino al 1872, riscuotendo vivi successi. Negli anni che seguirono si allontanò definitivamente dalle scene, limitandosi a cantare nel contesto di occasioni private e di concerti di beneficenza. Nel 1877 contrasse un secondo matrimonio, sposando l’ufficiale francese Charles Ziéger. Morì il 23 giugno 1894 a Ville d’Avray, presso Parigi, nella sua Villa Cenerentola.
Marietta Alboni fu una celebrata interprete di Mozart, Donizetti, Pacini (1796-1897), Meyerbeer, Verdi e, soprattutto, del prediletto Rossini. In possesso di una voce d’estensione prodigiosa, al grave quanto all’acuto, e di timbro morbido, rotondo e scuro, nonché di una padronanza tecnica leggendaria, la Alboni fu lodata dai commentatori coevi per l’intelligenza musicale. Il suo stile era caratterizzato dall’ampiezza del fraseggio, dalla naturalezza dell’eloquio, dall’apparente spontaneità delle agilità, dall’intensità dell’espressione.

Risorse web

Associazione culturale «Marietta Alboni», Cesena
http://www.mariettaalboni.it

Pagina dedicata a Marietta Alboni sul sito Storia e Memoria Bassa Romagna
http://www.smbr.it

Coro lirico «Marietta Alboni», Cesena
http://www.coroalboni.it

Bibliografia

Arthur Pougin, Marietta Alboni, traduzione di Michele Massarelli, Cesena, «Il Ponte Vecchio, 2001

Marco Beghelli, Raffaele Talmelli, Ermafrodite armoniche. Il contralto nell'Ottocento, Varese, Zecchini, 2011

Alfredo Bonaccorsi, voce Alboni, Maria Anna Marzia, in Dizionario Biografico degli Italiani, versione digitale
http://www.treccani.it

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
LRC

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Modificato
24/04/2019

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