Baborák, Radek
- Radek Baborák, fotografia di Michal Klima, MAFRA, proveniente dall’archivio del portale iDNES.cz
- Radek Baborák in concerto a Praga, fotografia di René Volfík, proveniente dall’archivio dell’agenzia Česká Tisková Kancelář, 20 novembre 2001
- Radek Baborák in concerto con la Filharmonie Brno, fotografia tratta dall’archivio dell’orchestra, 21 settembre 2012
Radek Baborák nacque l’11 marzo 1976 a Pardubice, in Cecoslovacchia (nell’attuale Repubblica Ceca). La sua era una famiglia di musicisti, e all’età di otto anni intraprese lo studio del corno sotto la guida di Karel Křenek. Dal 1989 proseguì gli studi presso il Conservatorio di Praga nella classe di Bedřich Tylšar, diplomandosi nel 1994. Durante quegli anni, riportò la vittoria nei concorsi di Ginevra nel 1993, di Markneukirchen e Monaco nel 1994, del Prix Davidoff nel 2001 e ottenne un Grammy Classical Award nel 1995. Poco dopo il diploma intraprese la carriera orchestrale: all’età di diciotto anni entrò come primo corno nella Czech Philharmonic Orchestra, per passare successivamente ai Münchner Philharmoniker e ai Bamberger Symphoniker. Dal 2003 ricoprì la stessa posizione presso i Berliner Philharmoniker, che lasciò nel 2010 per dedicarsi all’attività solistica e all’ambito della musica da camera. In particolare, per quanto riguarda quest’ultimo, Babórak costituì e diresse il Baborák Ensemble, il complesso dei Prague Chamber Soloists, fondò la Czech Sinfonietta e collaborò con l’Afflatus Quintet, il Berlin – München – Wien Oktett e i Berliner Barock Solisten. Tra i suoi collaboratori abituali figurano inoltre i pianisti Yefim Bronfman, Andras Schiff, Itamar Golan, Denis Kozhukhin, i violinisti Julian Rachlin, Janine Jansen, Guy Braunstein, Daishin Kashimoto, Lorenz Nasturica, Boris Brovtsyn, il violoncellista Julian Steckel, il flautista Emmanuel Pahud, gli oboisti Albrecht Mayer, François Leleux, i cantanti Ian Bostridge, Thomas Quasthoff, Waltraud Meier.
Baborák si dedicò inoltre a un’intensa attività didattica: insegnò presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma la Toho University di Tokyo, la Escuela Superior de Música «Reina Sofia» di Madrid, l’Academy of Performing Arts di Prague.
Ponendosi nel solco della tradizione di Hermann Baumann e, soprattutto, Dennis Brain, Radek Baborák presenta Baboràk adotta un approccio interpretativo caratterizzato dalla nobile eleganza d’un eloquio finemente sbalzato, dalla purezza della tecnica d’emissione, dall’impiego duttile del vibrato: sfruttato non come elemento accessorio, bensì come parte integrante del suono. La differenziazione del vibrato, così come il ricorso a vari tipi di staccato e di emissione, rappresentano per Baborák gli strumenti per costruire una tavolozza timbrica virtualmente infinita, a cui attingere per presentare ogni frase in un proprio colore caratteristico, una sua pronuncia, e calarla in una peculiare temperie espressiva.
Sito personale di Radek Baborák
http://www.baborak.com
Pagina dedicata a Radek Baborák sul sito della casa discografica Supraphon
Radek Baborák
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