Pahud, Emmanuel

Immagini (Secondarie)
Didascalie
  1. Emmanuel Pahud, fotografia di Thomas Ernst
  2. Emmanuel Pahud, fotografia di Peter Adamik, 2011
Data di nascita
27 gennaio 1970
Paese
Epoca
Categoria
Qualifica
Biografia

Emmanuel Pahud nacque a Ginevra il 27 gennaio 1970. A causa del lavoro del padre, impiegato presso una compagnia statunitense, la sua famiglia trascorse i primi anni spostandosi da Baghdad a Parigi, a Madrid e, tra il 1974 e il 1978, a Roma. Qui Pahud intraprese lo studio del flauto con François Binet, flautista ginevrino allievo di André Jaunet, e suo figlio Philippe. In seguito a un nuovo trasferimento, Emmanuel proseguì la sua formazione all’Accademia musicale di Musica di Uccle, presso Bruxelles: sotto la guida di Michel Moinil dal 1979 al 1985, di Carlos Bruneel dal 1984 al 1987, primo flauto del Théâtre Royal de la Monnaie. Nel 1985 vinse il Concorso nazionale del Belgio e debuttò come solista con l’Orchestra nazionale del Belgio. Dopo un ciclo di lezioni con Peter-Lukas Graf presso il Conservatorio superiore di Basilea, completò il proprio percorso di studi accademico presso il Conservatorio nazionale superiore di Parigi, con Michel Debost, Alain Marion, Pierre Artaud, Christian Lardé, diplomandosi nel 1990 con il «Premier Prix». In seguito, continuò a studiare privatamente con Aurèle Nicolet.
Negli stessi anni ottenne i primi riconoscimenti internazionali: il primo premio al Concorso di Duino nel 1988, a quello di Kobe nel 1989. Ancora nel 1989 fu assunto come primo flauto della Basel Radio Symphony Orchestra, allora sotto la guida di Nello Santi. Mantenne l’incarico fino al 1992, quando assunse la stessa posizione presso la Münich Philharmonic Orchestra, il cui direttore principale era Sergiu Celibidache. La mantenne solo pochi mesi: conseguito il primo premio al Concorso internazionale di Ginevra in settembre, il mese successivo fu chiamato da Claudio Abbado a far parte dei Berliner Philharmoniker in qualità di primo flauto. Nel 1993, insieme al pianista Éric Le Sage e al clarinettista Paul Meyer, suoi intimi amici e collaboratori abituali, fondò il Festival de l’Emperi, dedicato alla musica da camera, presso Salon-de-Provence, in Francia. In quel contesto Pahud e Meyer diedero vita al quintetto di fiati Les Vents français insieme all’oboista François Leleux, al fagottista Gilbert Audin e al cornista Radovan Vlatković.
Nel 2000 Pahud lasciò l’orchestra berlinese per un periodo sabbatico di diciotto mesi, nel quale si dedicò interamente alla carriera solistica e all’insegnamento presso il Conservatorio musica di Ginevra, dove fu titolare della cattedra di Virtuosità per un anno. Tuttavia, nel 2002 riottenne il proprio posto tra i Berliner Philharmoniker, passati dal 1999 sotto la guida di Simon Rattle. Dal 2003 tornò inoltre a suonare sotto la direzione di Abbado, che lo volle a far parte della Lucerne Festival Orchestra, fondata in quell’anno.
L’interesse di Pahud per i linguaggi contemporanei e l’ampliamento del repertorio flautistico trova espressione nelle numerose composizioni dedicategli e scritte su sua commissione, come i concerti per flauto e orchestra di Matthias Pintscher (Transir, 2006), Marc-André Dalbavie (2006), Michel Jarrell (…Un temps de silence…, 2007), Elliott Carter (2008), Luca Lombardi (2010).
A caratterizzare l’approccio musicale di Emmanuel Pahud sono in particolare la flessibilità e la capacità di adattamento. In virtù dell’elevato controllo esercitato dal flautista ginevrino sullo strumento e, soprattutto, sul proprio atteggiamento fisico, la tecnica strumentale è di volta in volta ripensata in funzione delle caratteristiche della composizione e del suo particolare contesto storico: attraverso un impiego altamente diversificato delle risonanze corporee, delle tecniche di emissione e di vibrato, dell’articolazione digitale, i vari stili musicali di volta in volta affrontati – che spaziano dal repertorio barocco, presentato in esecuzioni storicamente informate, a quello contemporaneo, con occasionali escursioni nel jazz – trovano espressione nell’adozione di tavolozze timbriche, modalità di fraseggio, pronunce drasticamente differenti.

Risorse web

Sito ufficiale di Emmanuel Pahud
http://www.emmanuelpahud.net

Pagina dedicata all’artista sul sito dei Berliner Philharmoniker
https://www.berliner-philharmoniker.de/en/orchestra/musician/emmanuel-pahud/

Bibliografia

Gianni Lazzari, Il flauto traverso, Torino, EDT, 2003

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
LRC

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Modificato
05/01/2019

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