Neumeier, John
John Neumeier. Fonte: Hamburg Ballett
John Neumeier nasce a Milwakee, nel Wisconsin, nel 1942 da padre tedesco e madre polacca. Da bambino, affascinato dai musical di Gene Kelly, prende lezioni di tapdance e di danza acrobatica. Studia danza classica con Sheila Reilly e modern dance con Sybil Shearer - ex allieva di Doris Humphrey - nella cui compagnia inizia la carriera di danzatore. Contemporaneamente iscrittosi alla Marquette University, segue i corsi di letteratura e di teatro inglese e si cimenta per la prima volta nella coreografia con The Hound of Heaven, ispirato all'omonimo poema di Francis Thompson. Trasferitosi in Europa, si perfeziona con Vera Volkova a Copenaghen e completa la sua formazione alla Royal Ballet School di Londra.
Nel 1963 si unisce allo Stuttgart Ballett, allora diretto da John Cranko. In breve conquista il titolo di solista e si afferma come coreografo alle Matinée della Noverre Gesellschaft con Aria da Capo e Haiku (1966), Of Innocence and Experience e The Princess' Only Adventure (1967). Nel 1968 crea Separate Journeys, il suo primo importante lavoro presentato al Festival Schwetzingen. Nel corso della carriera tornerà più volte in questa compagnia realizzando importanti produzioni come Die Kameliendame (La Dama delle Camelie, 1978), Endstation Sehnsucht (Un Tram che si chiama Desiderio, 1983) e Medea (1990).
Dal 1969 al 1973 assume la direzione del Frankfurt Ballett, conquistando pubblico e critica con le riletture coreografiche dei grandi classici del repertorio ottocentesco e novecentesco. Tra questi vi sono Romeo und Julia (Romeo e Giulietta, 1971), Der Nussknacker (Lo Schiaccianoci, 1971), Le Baiser de la Fée (1972), Daphnis und Chloë (Dafni e Cloe, 1972) e Le Sacre (La Sagra della primavera, 1972).
Nel 1973 Neumeier diventa direttore dell’Hamburg Ballett che trasforma in una delle principali compagnie a livello internazionale. La linea riformatrice della sua direzione artistica si sviluppa nell’ampliamento del repertorio della compagnia, l’organizzazione delle Hamburg Ballett-Tage (le giornate della danza di Amburgo) e la crescita della Ballettschule (la scuola della compagnia). Nel 1996 è nominato Intendent della compagnia, carica che gli conferisce la totale autonomia gestionale e amministrativa. Crea un vasto repertorio, i cui titoli più importanti sono: Dritte Sinfonie von Gustav Mahler (1975), Illusionen wie Schwanensee (Illusioni. Come “Il Lago dei cigni”, 1976), Ein Sommernachtstraum (Sogno di una notte di mezza estate, 1977), Dornröschen (La bella addormentata, 1978), Vaslaw (1979), Tha Age of Anxiety (1979), Matthäus Passion (La Passione secondo Matteo, 1981), Petrushka (1982), Tristan (1982), Mozart 338 (1984), Othello (1985), Shall We Dance? (1986), Peer Gynt (1989), Spring and Fall (1991), A Cinderella Story (1992), Bernstein Serenade (1993), Vivaldi oder Was Ihr Wollt (Vivaldi, o Quel che volete, 1996), Nijinsky (2000), Giselle (2000), Die Möve (Il gabbiano, 2003), Tod in Venedig (Morte a Venezia, 2003) e Anna Karenina (2017).
Parallelamente intraprende una carriera internazionale lavorando come coreografo ospite presso le più importanti compagnie per le quali crea nuove produzioni. Tra queste spiccano: Epilogue (1975), Hamlet-Connotations (1976) e Desir (1979) per l'American Ballet Theatre, Josephlegend (1977) per il Wiener Staatsballett, The Fourth Symphony of Gustav Mahler (1977) e Lento (1999) per il Royal Ballet, Amleth (1985) e Birthday Dances (1990) per il Royal Danish Ballet, Now and Then (1993) per il National Ballet of Canada, Magnificat (1987) e Sylvia (1997) per il Balletto dell'Opéra di Parigi, Seven Haiku of the Moon (1989) e Seasons - The Colors of Time (2000) per il Tokyo Ballet, L'Après-midi d'un Faune (1996) per il Dresden Ballett, Sounds of Empty Pages (2001) per il Balletto del Mariinskij.
La sua attività coreografica continua a essere affiancata da quella di danzatore; spesso interpreta spesso il ruolo principale nel suo Matthäus Passion e danza in Les Chaises (1984) e Impromptu de Hambourg (1988) di Maurice Béjart.
Nel 2006 fonda la John Neumeier Foundation per preservare il proprio repertorio e mettere a disposizione del pubblico la sua collezione di libri, disegni, statue, documenti, costumi originali, partiture. È noto tra l'altro che Neumeier sia uno straordinario collezionista di materiali relativi a Nijinsky. Nel 2011 fonda il Bundesjugendballett (National Youth Ballet), compagnia composta da otto giovani ballerini con sede al Ballettzentrum di Amburgo.
Nell’arco della sua carriera ottiene numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali il Dance Magazine Award (1983), Chevalier des Arts et des Lettres (1991), Benois de la Danse (1992), Preis der Stiftung Bibel und Kultur (1995), Golden Mask (2002), Prix Nijinsky (2006), l'Herbert von Karajan Musikpreis (2007) e il Deutscher Jubiläums Tanzpreis (2008).
Il repertorio di John Neumeier si contraddistingue per la forte propensione al racconto e per la capacità di tratteggiare la psicologia dei personaggi e di descriverne le emozioni e i sentimenti. Ha rinnovato e rivitalizzato il balletto drammatico a serata intera attraverso una personale scrittura coreografica le cui principali caratteristiche sono: il flashback, il meccanismo del “teatro nel teatro”, la decostruzione del plot, la creazione di molteplici livelli narrativi e interpretativi, la risonanza dei vari aspetti psicologici dei personaggi e l’impiego del pas de deux per esprimere il mutamento dei sentimenti. All’interno della sua produzione possono essere individuate le seguenti tendenze narrative: la rivisitazione dei grandi classici del repertorio, il ciclo shakespeariano, i balletti ispirati alla mitologia greca, alla letteratura e al teatro. La creatività di Neumeier si è realizzata anche nel balletto sinfonico; rientra in questo filone il ciclo mahleriano, quello bachiano e quello mozartiano. Sulle musiche di Leonard Bernstein, tra i maggiori compositori del Novecento e figura di riferimento per Neumeier, si delinea un altro importante filone coreografico che comprende Songfest e The Age of Anxiety (1979), Birthday Dances, Bernstein Serenade, Bernstein Dances (1998) e i musical West Side Story (1978) e On the Town (1991).
John Neumeier è tra i più importanti coreografi del balletto contemporaneo. Influenzato da John Cranko, Maurice Béjart e Antony Tudor, così come dagli innovatori della regia teatrale Peter Stein e Peter Brook, il suo percorso creativo si è sviluppato lungo la linea della tradizione accademica e mira a trovare un perfetto equilibrio tra tendenza all’astrazione e realismo. Per l’originalità dei suoi spettacoli è indicato dalla critica come un esponente del balletto d’autore e il dramaturg della danza per il suo metodo di riscrittura del testo. I suoi dance-dramas sintetizzano una verità emozionale e sentimentale attraverso un’analisi introspettiva dei personaggi, dei quali emergono debolezze, fragilità, inquietudini e sentimenti.
Horst Koegler, Neumeier, John, International Encyclopedia of Dance, a cura di Selma Jeanne Cohen, Oxford University Press, New York, Oxford, 1998.
Silvia Poletti, John Neumeier, Palermo, L’Epos, 2004.
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