Boyer Hall, Elise
foto tratte da www.elisehallsaxophonequartet.com
Elizabeth Boyer nacque a Parigi il 15 aprile 1853. Figlia di americani, passò la sua infanzia a Boston, in un ambiente borghese, suonando pianoforte e violino. A 26 anni sposò Richard Hall, un famoso medico, il quale le consigliò di studiare uno strumento a fiato per combattere la perdita di udito che la donna stava accusando dal 1895. La scelta ricadde sul saxofono che in breve tempo appassionò la Boyer. Dopo la morte del marito, nel 1897, Boyer tornò a vivere a Boston con i figli e continuò, grazie a una cospicua eredità, a proseguire i suoi studi e le sue attività musicali.
A Boston diede vita a un ensemble strumentale, chiamato Orchestral Club, con il quale voleva promuovere, tra le altre cose, la musica contemporanea francese. Nel 1898 all'ensemble, divenuto sempre più noto e professionale, si aggiunse in qualità di direttore Georges Longy, già primo oboe della Boston Symphony Orchestra. Debutto "ufficiale" dell'Orchestral Club risale al 2 febbraio 1900, quando l'orchestra, formata da quaranta elementi comprese le prime parti della Boston Symphony Orchestra, si esibì al Copley Hall di Boston. Nell'occasione, Boyer eseguì la Suite de l’Arlésienne di Georges Bizet e la Danze Spagnole di Emile Pessard. Tra le esecuzioni più rilevanti dell'Orchestra va menzionata la prima americana del Prélude à l’après midi d’un faune di Claude Debussy, nonché l'Élégie-Impression d’Automne per sassofono alto, oboe, due clarinetti, fagotto, violoncello, arpa e organo di André Caplet, eseguito per la prima volta il 17 aprile 1906. L'ultimo concerto dell'Orchestral Club avvenne il 28 gennaio 1920.
Intanto Boyer, trasferitasi a Parigi, si avvicinò all'ambiente musicale parigino e, grazie ai contatti di Longy, iniziò a stringere rapporti con i principali compositori francesi dell'epoca, come Charles Loeffler, Jules Mouquet, Georges Spork, Léon Moreau, Paul Dupin, Gabriel Grovlez, François Combelle, Henry Woollett, Florent Schmitt, oltre allo stesso Debussy. A tali compositori, Boyer commissionò brani per saxofono, con il desiderio di accrescere il repertorio colto per questo strumento. Tra questi, vanno citati la Légende op. 66 per sassofono e orchestra di Schmitt, e la Rapsodie pour saxophone et orchestre composta tra il 1901 e il 1903 da Debussy.
Dopo l'ultimo concerto dell'Orchestral Club, Boyer si trasferì nel Massachusetts, dove morirà in un ospedale psichiatrico il 27 novembre del 1924.
Elise Boyer Hall è stata una delle figure più importanti per la storia del saxofono. Oltre a portare questo strumento nelle sale da concerto destinate alla musica colta, la sua attività culturale permise di accrescere notevolmente la letteratura per questo strumento che, fino ad allora, era quasi sprovvisto un repertorio specifico.
- James R. Noyes, Debussy's Rapsodie pour orchestre et saxophone Revisited, «The Musical Quarterly», vol. 90, 3-4, 2007, pp. 416-445
- Karin Pendle, Melinda Boyd, Women in Music: A Research and Information Guide, New York and London, Routledge, 20102
- The Cambridge Companion to the Saxophone, edited by Richard Ingham, Cambridge, Cambridge University Press, 1998
- William Henry Street, Elise Boyer Hall America's first female concert saxophonist: her life as performing artist, pioneer of concert repertory for saxophone and patroness of the arts, Thesis, Northwestern University, 1983
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