Byrd, William

Data di nascita
1540 ca.
Data di morte
4 luglio 1623
Paese
Categoria
Biografia

William Byrd nacque a Londra attorno al 1540. Fu forse allievo di Thomas Tallis, organista presso la cattedrale di St. Paul, dove due suoi fratelli maggiori servivano già come coristi. La vicinanza a Tallis, di cui era diventato assistente, fu probabilmente di sostegno a Byrd quando si candidò per il posto di organista e maestro del coro presso la cattedrale di Lincoln, dove prese servizio nel 1563. In questo contesto Byrd sviluppò le proprie doti di compositore, raggiungendo una propria individualità artistica attraverso la pratica di un ampio numero di stili, forme e generi musicali e affermandosi soprattutto con brani di carattere improvvisativo, come le fantasie. Risalgono a questo periodo le sue prime intonazioni di poesie inglesi per ensembles a cinque parti formate da una voce solista e viole; sempre al soggiorno a Lincoln è da ricondursi quasi tutta la sua produzione di musica liturgica in lingua inglese.

Nel febbraio 1572 Byrd risultava già a Londra in veste di membro della Cappella Reale e di organista, mansione condivisa con Tallis, con il quale si mise in società per l’edizione e la vendita di musica a stampa, ottenendo dalla regina Elisabetta I il monopolio per tale attività. A Londra Byrd si affermò rapidamente, integrandosi in breve tempo nell’alta società cittadina, in particolare presso i circoli cattolici, dove trovò l’appoggio di mecenati influenti. Tra i suoi sostenitori era da annoverarsi la stessa regina, alla quale Byrd e Tallis dedicarono la prima pubblicazione da loro stampata in società, ossia la raccolta di mottetti Cantiones, quae ab argumento sacrae vocantur (1575). Nonostante l’apprezzamento della corte, l’attività editoriale di Byrd e Tallis non riscosse grandi successi economici, così tredici anni dopo i due abbandonarono l’iniziativa.

Gli anni tra il 1575 e il 1591 furono i più fecondi per Byrd dal punto di vista creativo, ma anche tra i più burrascosi sul piano personale, a causa dell’incrudelirsi dei contrasti religiosi e degli attacchi ai cattolici, che sfociarono in vere e proprie persecuzioni. Il compositore offrì il proprio contributo ai dissidenti attraverso la scrittura di mottetti in latino, i quali erano identificati con la chiesa romana e attraverso la scelta dei testi veicolavano dei chiari riferimenti alla difficile condizione dei cattolici nell’Inghilterra di quegli anni. Grazie all’appoggio di mecenati influenti a corte, tra cui la regina stessa, Byrd fu sempre al riparo da attacchi e persecuzioni a matrice religiosa, di conseguenza poté continuare a condurre un’audace attività filocattolica sia come compositore, sia come stampatore.

Nel 1587 Byrd intraprese un nuovo tentativo di avviare un’impresa editoriale di successo, sfruttando il fatto di essere rimasto, dopo la morte di Tallis, l’unico detentore del monopolio per la produzione e la vendita di musica a stampa. Allo stesso tempo, pensò di sfruttare questo mezzo per ordinare, antologizzare e preservare le proprie opere, per cui iniziò a concepire e pubblicare collezioni organiche di brani accomunati dall’appartenenza al medesimo genere, attingendo anche a composizioni scritte diversi anni prima. Nel corso degli anni ’90, tuttavia, le persecuzioni religiose tornarono a esacerbarsi, quindi Byrd abbandondò Londra per rifugiarsi in un’ampia proprietà terriera in Essex, dove le condizioni per i cattolici erano maggiormente sicure grazie alla protezione di un aristocratico, mecenate del compositore. Qui Byrd poté portare a compimento un’ampia collezione di musiche, accuratamente organizzate, destinate all’utilizzo liturgico per il proprio e l’ordinario delle messe,.

Gli ultimi anni di Byrd si svolsero lontani dall’ambiente di corte, con il quale ebbe pochi contatti, mentre continuò a dedicarsi alla composizione, perseguendo il progetto di rifornire la liturgia cattolica di musiche appropriate a ogni suo momento e festività. Accanto alla musica sacra, nel periodo conclusivo della sua vita proseguì inoltre con la produzione di brani profani vocali, realizzati in diversi stili, nonché di pezzi strumentali per consort o strumenti a tastiera, per lo più ascrivibili ai generi della fantasia, della pavana o della gagliarda. Byrd morì a Stondon Massey il 4 luglio 1623.

Bibliografia
  • Walter Kurt Kreyszig, William Byrd's My Ladye Nevells Booke (1591): Negotiating Between the Stile Antico and Stile Moderno in the Solo Keyboard Repertory. In: Interpreting Historical Keyboard Music: Sources, Contexts and Performance, a cura di Andrew Woolley e John Kitchen, Farnham, Ashgate, 2013, pp. 31-40. 
  • Kerry Robin McCarthy, Byrd. New York, Oxford University Press, 2013. 
  • Katherine Butler, Music in Elizabethan Court Politics. Woodbridge, Boydell & Brewer, 2015.
  • Jeremy L. Smith, Verse and Voice in Byrd's Song Collections of 1588 and 1589. Woodbridge, Boydell Press, 2016.
  • Jeremy L. Smith, What Do Shakespearean Musicians Think? Complementary Rhetorical Devices in Romeo and Juliet and Byrd's O That Most Rare Breast. «Journal of Musicological Research», 36, 4 (2017), pp. 336-363.

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GVI

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Modificato
02/02/2019

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