Binecuvântările Învierii (Evlogitària della resurrezione)
Eustatie Protopsaltul (coro del monastero di Putna)
Petros Lampadarios (1730 -1778)
La diffusione del cristianesimo nella Dacia (provincia romana che comprendeva i territori dell'attuale Romania) risale ai primi secoli d.C., ma fu solamente molto più tardi, nel XIV secolo, che nell'area cominciò a formarsi una struttura ecclesiastica solida ed iniziarono ad instaurarsi dei forti legami fra le chiese di Moldavia, Valacchia e Transilavania (principati danubiani in cui era diviso al tempo il territorio rumeno) con il Patriarcato di Costantinopoli. A tale periodo risale infatti la nomina di vescovi e metropoliti greci, così come la presenza di cantori e studiosi provenienti dalla capitale bizantina. I cristiani rumeni adottarano quindi il rito bizantino, insieme ai suoi repertori musicali e ai relativi sistemi di notazione. Sul piano linguistico, nelle chiese e nei monasteri rumeni, per lungo tempo vennero impiegati sia il greco sia lo slavonico (slavo ecclesiastico antico) ma non il rumeno. La prima testimonianza di un canto liturgico cantato in lingua rumena risale infatti alla seconda metà del XVII secolo, mentre la prima traduzione in rumeno dei canti dell'intero anno liturgico è stata realizzata da Filothei Sin Agăi Jipei, ieromonaco presso la corte di Valacchia, all'inizio del XVIII secolo. Il rumeno è diventato la lingua ufficiale delle chiese dei tre principati durante i primi decenni dell'Ottocento, di pari passo con la diffusione della riforma crisantina nella regione. La Chiesa nazionale rumena nacque nel 1859 quando i principati di Moldavia e Valcchia si unirono formando il primo nucleo dell'odierna Romania. La Chiesa autocefola divenne un Patriarcato nel 1925, quando, in seguito agli sviluppi della Prima guerra mondiale, vennero annesse al Regno di Romania le regioni della Bessarabia, della Bucovina e della Transilvania.
Nell'esempio proposto il coro Eustatie Protopsaltul del monastero di Putna (Bucovina Meridionale) intona un 'Evlogitària della resurrezione' in quinto modo (chiamato anche 'plagale' del primo modo), composto da Petros Lampadarios (1730 -1778). L''Evlogitària della resurrezione' (Binecuvântările Învierii in rumeno) è una particolare tipologia di inno che viene intonata durante l'orthros (= il mattutino, la prima delle ore canoniche dell'ufficio divino) della domenica. Il monastero di Putna nel XV e XVI si conquistò la fama di importante centro culturale grazie alla qualità della sua scuola di canto liturgico e alla bellezza dei manoscritti miniati prodotti dal suo scriptorium.
- coro di voci maschili
Bibliografia
- Adriana Şirli, Costin Moisil (revised by), Romania, Orthodox church music In: The New Grove Dictionary of Music and Musicians, a cura di Stanley Sadie, Londra, Macmillan, 20012, ad vocem.
- Nicolae Gheorghiţă, Byzantine Chant between Constantinople and the Danubian Principalities: Studies in Byzantine Musicology, Bucarest, Editura Sophia, 2010.
- Emmanouil Giannopoulos, The Cultivation and Fruitful Spread of Psaltic Art in the Black Sea Areas, Acta Musicae Byzantinae, vol.9 (2006), pp. 156–67.
- Traian Ocneanu, The School of Medieval Chant at the Monastery of Putna, in Theōria kai Praxē tēs Psaltikēs Technēs: ta Genē kai ta Eidē tēs Byzantinēs Melopoiias: praktika B’ Diethnoys Synedriou Mousikologikou kai Psaltikou, Athēna, 15–19 Oktōbriou 2003, a cura di Gregorios Stathis, Atene, 2006, pp. 524-36.
Risorse web
- Pagina web dedicata all'octoechos che permette di ascoltare alcuni esempi dei diversi modi che compongono il sistema.
- Repertorio che rimanda a molteplici risorse web, musicali e non, relative alle diverse chiese ortodosse.
- Sito ufficiale del monastero di Putna.
- Canale Youtube del monastero di Putna che mette a dispozione molte registrazioni discografiche realizzate dal coro del monastero.
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