Godan – Kinuta
Matsuo Keiko, Ueno Kazuko
Mitsuzaki Kengyō
All’interno del repertorio per koto sōkyoku possono distinguersi due tradizioni, una più antica (tsukushi-goto), e un’altra posteriore (zokusō), con la quale il sōkyoku viene oggi generalmente identificato. Questo repertorio è ulteriormente diviso in tre scuole, yatsuhashi-ryū, ikuta-ryū e yamada-ryū. Godan-kinuta, facente capo al repertorio ikuta-ryū, è una composizione per due koto di Mitsuzaki, un musicista attivo in Giappone nella prima metà del XIX secolo, cui venne conferito il titolo onorifico di Kengyō (privilegio concesso a celebri musicisti e compositori ciechi). Il titolo di questo brano (noto anche come godan-ginuta) fa riferimento alla sua forma, composta da cinque sezioni (godan), e al suo ritmo, che ricorda il suono del kinuta (un blocco di legno un tempo usato per battere i panni). Nell’esempio vengono proposte la terza, la quarta e la quinta sezione del brano.
- koto: cetra
Bibliografia
Adriaansz W.: Koto, in The new Grove dictionary of music and musicians, 2nd edition (a cura di S. Sadie), The Macmillan Press, London, Vol. 13, p. 839, 2001.
Adriaansz W.: Kumiuta and Danmono. Traditions of Japanese Koto Music, University of California Press, Berkeley, 1973.
Fujie, L.: Asia orientale/Giappone, in I mondi della musica. Le musiche del mondo (a cura di J. Titon), trad. ita. Zanichelli, Bologna, pp. 332-385, 2002.
Sachs, C.: Storia degli strumenti musicali, trad. ita. Arnoldo Mondadori, Milano, 1980.
Risorse web
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