d'Indy, Vincent

Immagini (Secondarie)
Didascalie

1. Vincent d'Indy in un foto ritratto in bianco e nero, Library of Congress, Washington, D.C. (Digital File Number: cph 3c03996)

2. Busto di Vincent d'Indy realizzato da Antoine Bourdelle, museo Bourdelle, bronzo, Bronze, Valsuani N°5 Legs Rhodia Dufet-Bourdelle, 2002

3. Vincent d'Indy in una foto in bianco e nero del 1913

Data di nascita
27 marzo 1851
Data di morte
2 dicembre 1931
Paese
Categoria
Biografia

Vincent d'Indy nasce a Parigi il 27 marzo 1851da una famiglia aristocratica fedele al regno e d'impronta cattolica. Il padre lo avvia alla carriera giuridica, mentre, come d'uso nelle famiglie aristocratiche, viene seguito nello studio del pianoforte privatamente da Anoine François Marmontel e Louis Diémier e nello studio della teoria musicale da Albert Lavignac. Dopo una breve esperienza in ambito militare durante la guerra franco-prussiana all'età di diciannove anni compone la sua prima sinfonia denominata Italiana che viene diretta in pubblico da Jules Pasdeloup e apprezzata da George Bizet e Jules Massenet. Nel 1872 riesce ad iscriversi al conservatorio nella classe di composizione di Caesar Franck e, abbandonati gli studi giuridici diviene organista presso la chiesa di Saint-Leu-la-Forêt, incarico che manterrà sino al 1876, e timpanista e maestro del coro nell'orchestra di Colonne a Parigi. Nel 1874 viene eseguita in pubblico il suo brano sinfonico Les Piccolomini, in un concerto insieme a musiche di Bach e Beethoven mentre, l'anno successivo è la volta della sua sinfonia dedicata a Jànos Hunyadi. Nel luglio 1876 partecipa alla prima esecuzione completa del Ring des Nibelungen di Richard Wagner al Festpielhaus di Bayreuth e vi ritornerà dal 1874 al 1879 divenendo un sostenitore dello stile wagneriano. In queste occasioni conosce lo stesso Wagner, Franz Liszt, Johannes Brahms, Anton Bruckner. In Francia frequenta musicisti come Jules Massenet e Camille Saint-Saëns. Nel 1884 viene premierato il suo poema sinfonico Sagefleurie e compone la suite per pianoforte Poème des montagnes. Nel 1887 viene pubblicata la suite in re per tromba, due flauti e quartetto d'archi. Tra il 1889 e il 1895 compone il dramma per musica Fervaal. Con la morte di César Franck, nel 1890, diviene il più affermato musicista francese, e lo stesso anno è nominato presidente della Société Nationale de Musique. Nel 1896 viene chiamato da Charles Bordes e Alexandre Guilmant nella loro Schola Cantorum dedicata all'insegnamento del canto gregoriano rivoluzionandola e trasformandola in una aggiornatissima scuola di composizione musicale. Per questo incarico realizza e pubblica tra il 1897 e il 1907 il suo Cours de composition musicale, importantissimo esempio del gusto compositivo e dell'insegnamento dell'epoca. Nel suo catalogo spiccano alcune composizioni da camera molto importanti, significative nel panorama di questo genere del tardo XIX secolo, i due quartetti per archi opp. 45 e 96. Nel corso della sua carriera d'Indy s'impegna nella conservazione e diffusione di opere antiche allora dimenticate come ad esempio L'incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi di cui pubblica una sua edizione. I suoi lavori operistici sono caratterizzati dal tentativo di d'Indy di creare una vera e propria opera nazionale francese moderna sulla base del modello del Wort-Ton-Drama wagneriano. Tra questi si ricordano alcuni lavori della sua maturità come La légende de Saint-Christophe (1908-1915) e Le rêve de Cinyras (1927), caratterizzati comunque dall'allontanamento dallo stile compositivo wagneriano e da una chiarezza timbrica squisitamente francese.

Risorse web
Bibliografia
  • Rey M. Longyear, Nineteenth-Century Romanticism in Music, 3d ed., Prentice-Hall History of Music, Englewood Cliffs, NJ, Prentice Hall, 1988
  • Andrew Thomson, Vincent d'Indy and his world, Oxford, Clarendon Press, 1996
  • Manuela Schwartz, Vincent d'Indy et son temps, Sprimont, Mardaga, 2006,
  • Andrew Thomson, Vincent d’Indy and His World, Oxford, Clarendon Press, 1996
  • Brian Hart, Vincent d’Indy and the Development of the French Symphony, «Music & Letters», LXXXVII/2, 2006, pp. 237 - 61
Scritti

Libretti

Opere

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GFR

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Modificato
05/01/2019

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