Ludwig, Christa

Christa Ludwig nacque a Berlino il 16 marzo 1928 da Eugenie Besalla (1899-1893) e Anton (1888-1957). Entrambi i genitori erano musicisti: il padre tenore e impresario, la madre contralto e insegnante. Da quest’ultima Christa ricevette le prime lezioni di canto. Studiò inoltre con il soprano Felicie Hüni-Mihacsek (1891-1976). All’età di sei anni aveva acquisito una padronanza tecnica tale da permetterle di sostenere l’esecuzione di impegnative parti sopranili. Divenuta adulta, maturò una voce di mezzosoprano; in tale ruolo vocale debuttò professionalmente nel 1945, a Giessen. Negli anni successivi fu scritturata in centri via via più importanti: Francoforte, Darmstadt, Hannover, Amburgo.
Nel 1955 cantò per la prima volta alla Staatsoper di Vienna e al Festival di Salisburgo: quelle esperienze impressero alla sua carriera una svolta internazionale, lanciando la cantante tra gli esponenti di spicco del panorama musicale e fruttandole così scritture sempre più numerose e prestigiose. Ospite dei teatri più importanti del mondo, collaborò con cantanti come Hans Hotter (1909-2003), Elisabeth Schwarzkopf, Birgit Nilsson (1918-2005), Ettore Bastianini (1922-1967), Maria Callas, Cesare Siepi, Rolando Panerai (1924), Dietrich Fischer-Dieskau, Nicolai Gedda (1925-2017), Jon Vickers (1926-2015), Leontyne Price (1927), Hermann Prey (1929-1998), Piero Cappuccilli (1929-2005), Raina Kabaivanska, Sherrill Milnes (1935), Luciano Pavarotti, Gundula Janowitz (1937), Franco Bonisolli (1938-2003), Kurt Moll (1938-2017), Plácido Domingo, Frederica von Stade (1945), Jessye Norman (1945), Kathleen Battle (1948); e con direttori d’orchestra quali Otto Klemperer (1885-1973), Karl Böhm (1894-1981), George Szell (1897-1970), Rafael Kubelík (1914-1996), Leonard Bernstein, Herbert von Karajan, Lorin Maazel (1930-2014), Claudio Abbado, Zubin Mehta (1936), James Levine (1943), Riccardo Muti.
Nel 1957 sposò il baritono Walter Berry (1929-2000), con il quale aveva stretto un saldo legame artistico e professionale. Dalla loro unione nel 1959 nacque un figlio, Marc, che avrebbe a sua volta abbracciato la carriera musicale in qualità di compositore, cantante e produttore attivo nell’ambito del rock. La coppia divorziò nel 1971; l’anno successivo la Ludwig sposò in seconde nozze l’attore Paul-Emile Deiber (1925-2011).
Christa Ludwig si esibì regolarmente, sulla scena teatrale e in sala d’incisione, fino agli ultimi anni Ottanta del Novecento. In seguito, si sarebbe dedicata a un’intensa attività didattica.
Una voce di timbro morbido e vellutato, l’omogeneità della tecnica, una naturale nobiltà d’eloquio e di portamento rappresentano i tratti distintivi dell’approccio adottato da Christa Ludwig nel suo ampio repertorio – che comprende in pari misura la produzione per il palcoscenico e quella liederistica, e include tra gli autori più frequentati Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Franz Schubert, Carl Loewe (1796-1869), Robert Schumann, Richard Wagner, Johannes Brahms, Hugo Wolf (1860-1903), Gustav Mahler, Richard Strauss, come pure Carl Maria von Weber, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi, Béla Bartók. Le sue interpretazioni rivelano una fine introspezione psicologica, che si presenta nella forma di una drammaticità attentamente calibrata, a poco a poco esplicitata e portata in superficie.